Cesena
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Ecosostenibilità

Micro-mobilità, la risposta per i centri storici

Cargo-bike e non solo. Le proposte dopo il convegno promosso da Cat Ascom Servizi e Confcommercio

Micro-mobilità, la risposta per i centri storici

Grazie al contributo di due esperti internazionali del calibro del tedesco Schweitzer e dell’austriaco Reiter Cat Ascom Servizi e Confcommercio hanno presentato in un convegno a Palazzo Ghini alla città e all’amministrazione comunale nuove forme di micromobilità elettrica e comunque sostenibile, fra cui le cargo-bike, e un’associazione bergamasca ha illustrato il servizio di quest’ultima forma di trasporto ecologico, dominante in Danimarca, ma che sta iniziando a diffondersi anche dalle nostre parti."Mentre l’amministrazione comunale sta procedendo con il Piano della mobilità sostenibile - si legge in una nota giunta in redazione da Confcommercio Cesena - Cat Ascom Servizi e Confcommercio hanno voluto contribuire alla conoscenza delle pratiche virtuose che si adottano in Europa, per quel che attiene alla micromobilità nei centri storici. Il nostro contributo si iscrive in un percorso progettuale avviato da vari mesi in sinergia con l'amministrazione comunale per un intervento di rigenerazione urbana da attuare in parti del centro contraddistinte dal degrado o da una non adeguata valorizzazione."Dove vogliamo andare a parare? - prosegue la nota, firmata da Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate -. Semplice: vogliamo che aumenti l’accessibilità del centro storico, delle sue attività commerciali e dei suoi istituti culturali, attraverso un sistema efficiente di plurimobilità, attraverso il quale vengano offerte tante possibilità di spostamento, senza demonizzarne nessuna e senza ledere il principio sacro della libertà di spostamento col mezzo che un cittadino ritiene più adeguato e rispondente alla sua personale situazione, un’ottica comunitaria, quella sì, di ecosostenibilità"."La plurimobilità - continua Patrignani - deve essere democratica e non deve demonizzare le auto, il mezzo di spostamento più utilizzato, né deve comprimere a dismisura gli spazi per la loro circolazione, perché è antistorico, nel senso che le auto, che sempre più saranno elettriche, continuano a venire prodotte, venute e circolano, favorendo gli spostamenti agevoli delle persone.Ecco allora che la mobilità sostenibile comprende e non penalizza anche questa forma, che, diversamente dalle altre, abbisogna anche di ampi spazi per la sosta adeguati e comodi a servizi del centro. Nel programma di legislatura è contemplata la realizzazione di un parcheggio a servizio del centro che - ribadisco - in un’ottica di plurimobilità -, è bene iniziare a definire, progettare e realizzare". 

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