Cesena
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Lutto

Morto Adelmo Calderoni, una vita per l'arte e l'insegnamento

Originario di Russi (Ravenna), cesenate d'adozione, è stato docente al liceo scientifico Righi dal 1972 al 1995. Questa a sera a San Bartolo si terrà una Messa in suffragio. Funerali in Duomo giovedì 9 dicembre alle 10. Presiederà la Messa il vescovo Douglas

Adelmo Calderoni nel 2017 - Foto Sandra e Urbano Cesena

È morto all’età di 85 anni Adelmo Calderoni, artista e insegnante per lunghi anni al liceo scientifico Righi di Cesena.

Calderoni, classe 1936, raggiunge in Cielo la moglie Giannina Sotgiu (già presidente diocesana di Ac), morta nel febbraio scorso all’età di 75 anni. Lascia tre figli.

Questa sera nella chiesa di San Bartolo a Cesena, parrocchia di Calderoni e della Sotgiu, sarà celebrata una Messa in suffragio alle 18,30 e, a seguire, un rosario alle 19.

Il funerale sarà celebrato in Cattedrale giovedì 9 dicembre alle 10. La Messa sarà presieduta dal vescovo Douglas.

Calderoni, infatti, negli anni si era dedicato all’arte sacra, realizzando con equilibrio di forme e raffinati mezzi stilistici, pale d’altare e icone di grandi dimensioni per diverse chiese e istituti religiosi del cesenate. Significativa la serie dei ritratti degli ultimi vescovi delle diocesi di Cesena-Sarsina e Ravenna-Cervia, realizzati con segno accurato e perfetta somiglianza.

Una vita per l’arte e per l’insegnamento

Adelmo Calderoni nasce a Russi (Ravenna) nel 1936. Manifesta doti per il disegno fin dalle scuole elementari. Nella sua città natale frequenta la scuola serale di disegno, poi per cinque anni studia con ottimi profitti al liceo artistico di Ravenna. Lo interessa anche la scultura, ma sarà la pittura la sua vera passione. Ogni aspetto della natura ha suscitato in lui interesse ed è stato rappresentato con lo sguardo tenero che riesce sempre a far emergere la bellezza, anche quella meno appariscente, delle cose semplici. E questa sua capacità di andare oltre è maggiormente evidente nei ritratti che mettono in luce della persona, somiglianza del tratto fisico e interiorità profonda.

Nel 1962 parte per la Sardegna dove insegna nelle scuole superiori di Macomer in provincia di Nuoro. Non abbandona la pittura e di questa terra riuscirà a esprimere l’anima selvaggia, insieme aspra e dolce, con le sue opere esposte in alcune mostre importanti.

Ritorna in Romagna come vincitore di concorso nazionale diventando insegnante di Disegno e Storia dell’arte al liceo Scientifico “Augusto Righi” di Cesena (dal 1972 al 1995).

Il suo legame con la terra di Russi non si è mai attenuato: nella sua città ha realizzato incontri d’arte e alcune mostre di pittura significative e fortemente apprezzate. Continua anche a Cesena la sua ricerca artistica, sperimentando nuove tecniche espressive per indagare anche contenuti profondi, quali il mondo infantile. Non dipinge “ritratti di bambini” ma i loro stati d’animo. Ad alcuni cicli di opere su questa delicata umanità, sono state dedicate due qualificanti mostre a Russi e a Ravenna. A Cesena, invece, nel settembre 2017 Calderoni ha tenuto una “personale” nella chiesa di Santa Cristina.

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