Non c’è pace per la Trevi, tra dimissioni e richieste di proroghe
La società cesenate ha avviato un dialogo con le banche finanziatrici per modificare gli accordi di ristrutturazione dell’agosto 2019. Causa Covid, infatti, nell’approvazione del bilancio 2020 la Trevi non riuscirà a rispettare uno dei parametri previsti
La società cesenate ha avviato un dialogo con le banche finanziatrici per modificare gli accordi di ristrutturazione dell’agosto 2019. Causa Covid, infatti, nell’approvazione del bilancio 2020 la Trevi non riuscirà a rispettare uno dei parametri previsti.
Anche gli obiettivi previsti dal piano industriale 2019-2022, stabiliti nell’aprile scorso, non appaiono più “interamente realizzabili nell’arco temporale considerato” informa la società in una nota.
La volontà di raggiungere gli obiettivi di risanamento, per parte Trevi, è confermata ma “seppure in un arco temporale più ampio rispetto alle previsioni originarie”. Rimane da capire se i creditori saranno pronti a concedere un supplemento di fiducia.
Allo stesso tempo, Trevifin ha comunicato come Luca Caviglia (consigliere non esecutivo della società e consigliere d’amministrazione di Soilmec) si sia dimesso dai ruoli che aveva all’interno del gruppo “in considerazione di nuovi impegni professionali”.
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