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Piste ciclabili, anche Confcommercio chiede di unire le frazioni alla città

Più piste ciclabili, ma soprattutto più collegate fra loro e in grado di unire le frazioni più periferiche e isolate alla rete urbana e al centro della città, questa la richiesta dell'associazione di categoria

Piste ciclabili, anche Confcommercio chiede di unire le frazioni alla città

Più piste ciclabili, ma soprattutto più collegate fra loro e in grado di unire le frazioni più periferiche e isolate alla rete urbana e al centro della città. Lo chiede per Cesena la Confcommercio.

I nostri dodici presidenti di quartiere cittadini che da anni sono stati creati coinvolgendo imprenditori nei rispettivi consigli – informa il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignanisono al lavoro per mappare tutte le criticità che riguardano la carenza di poste ciclabili e, laddove esse sono state realizzate, per meglio collegarle fra loro consentendo spostamenti sostenibili più agevoli anche ai fini dello shopping e del raggiungimento della rete distributiva. Seguiamo con interesse il progetto in fieri della Bicipolitana e auspichiamo che possa prendere corpo in tempi anch’essi sostenibili, ma è anche all’interno dei singoli quartieri che le piste ciclabili debbono essere create, ampliate e messe in congiunzione, questa spesso la vera carenza, per la sicurezza di chi si sposta con la bicicletta. Essa, infatti, è un mezzo di trasporto ecologico e pienamente sostenibile, ma nel contempo è anche un mezzo di trasporto molto pericoloso se la rete stradale non è in grado di mettere in protezione chi si serve delle due ruote. Ci sono varie frazioni e zone periferiche, ma anche spazi urbani più vicini al centro che non sono ancora adeguatamente serviti di piste ciclabili sicure e Confcommercio, pienamente favorevole all’incremento e alla razionalizzazione delle piste ciclabili, chiede all’amministrazione di intervenire in tal senso in tempi il più possibile celeri”.

“La Bicipolitana , apprendiamo – aggiunge Patrignani -,  sarà composta da 135 chilometri di percorsi dedicati che auspichiamo siano al più presto in funzione e che soprattutto vadano a beneficio delle frazioni più isolate che soffrono anche della carenza di corse del trasporto pubblico. Il diritto agli spostamenti con la pluralità dei mezzi a disposizione in un'ottica di una plurimobilità che non interdica alcun mezzo di trasporto, non deve penalizzare nessuno. Quanto alla sostenibilità, secondo Confcommercio quella più necessaria riguarda la sicurezza stradale di chi sceglie di spostarsi con mezzi più esposti ai rischi. Nelle zone terziarizzate le piste ciclabili debbono armonicamente essere realizzate, infine, senza penalizzare l’accesso a i negozi, ai pubblici esercizi e agli uffici, ma con progetti che valorizzino la rete distributiva”.

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