Popolo della Famiglia in festa a Rio Marano

Si è tenuta a Rio Marano domenica scorsa, 19 maggio, la festa conclusiva della campagna elettorale del Popolo della Famiglia.

Nonostante la pioggia battente, circa 300 persone si sono ritrovate al parco per un pomeriggio all’insegna della famiglia.

Massimo Pistoia, capolista del PdF Cesena e Mirko De Carli (candidato all’europee per PdF – Ap), hanno fatto brevemente il punto sul programma: fare di Cesena una città pilota a livello nazionale per le politiche per la famiglia, con il reddito di maternità, sostegni per chi accudisce persone con disabilità o anziani e incentivi per il “made in family”.

Il Pdf vuole un assessorato alla famiglia, perché tutte le politiche sviluppate devono tenere conto di quale ricaduta possano avere su questo nucleo fondamentale, quale cellula fondante della società.

Pistoia ha precisato come il PdF si riconosca nel Partito Popolare Europeo, rispondendo all’appello fatto da Ratzinger affinché siano rimessi al centro i principi individuati come non negoziabili: tutela della vita dal momento del concepimento fino alla morte naturale; tutela della famiglia basata sul matrimonio (così come recita l’articolo 29 della nostra Costituzione) e in particolare matrimonio tra un uomo e una donna; libertà di educazione e poter dire no al gender.

Mirko De Carli ha illustrato il programma europeo richiamando le parole di Papa Francesco in merito alla gestione dell’immigrazione sostenibile, che metta al centro la persona immigrata e nello stesso tempo contrasti il traffico di vite umane. Per Carli “si deve portare in Europa una vera solidarietà tra gli stati che superando il trattato di Dublino, con accordi per quote di immigrati sostenibili, ma soprattutto si deve aprire un corridoio umanitario per i migranti che non passi attraverso il Mediterraneo che è diventato un cimitero e arricchisce gli scafisti a 4000 euro a persona, ma attraverso viaggi aerei al costo di 700 euro permettendo a chi è veramente in difficoltà economica di poter raggiungere l’Europa”.

E quando gli stranieri sono qui da noi? Qui ha risposto Massimo Pistoia: “Bisogna attuare vere politiche di integrazione nei Comuni, con corsi di lingua, cultura, arte e educazione civica, oltre ad impieghi in attività socialmente utili”.