Presentato questa mattina in Comune un progetto su cyberbullismo e differenze

“Ormai dobbiamo seguire tutti i ragazzi, uno a uno. Ognuno ha la sua storia. Tantissime sono le problematiche diverse. Abbiamo a che fare con ragazzi sempre più fragili”. Ha fotografato con efficacia la condizione degli adolescenti di oggi, quelli a cui è rivolto la proposta presentata questa mattina in Comune a Cesena Love difference, la professoressa Loretta Gentili dell’istituto professionale di Stato “Versari/Macrelli” che assieme al liceo “Righi” e all’istituto tecnico “Serra” hanno aderito al progetto.

Si tratta di un percorso laboratoriale per giovanissimi su differenze e cyberbullismo, come recita il sottotitolo dell’iniziativa sostenuta dal Credito cooperativo romagnolo (erano presenti il presidente Walter Baraghini e il direttore generale Giancarlo Petrini) e dal Conad (rappresentato da Enrica Mancini) assieme a Publione rappresentato in conferenza stampa dall’amministratore delegato Loris Zanelli. Valentina Pagliarani di Katriem, l’associazione culturale che si è aggiudicata il bando, ha messo in evidenza che occorre aiutare a far nascere “un’educazione al rispetto per l’altro e a un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie”.

Nel progetto saranno coinvolti 100 ragazzi. Saranno ascoltati grazie a un grande gioco con le carte che essi stessi contribuiranno a realizzare. “L’ambizione è grande – ha aggiunto la Pagliarani – perché pensiamo Cesena come la prima tappa pilota per poi portare questa nostra proposta in altre città italiane”.

“Vogliamo vedere le differenze come una ricchezza – ha proseguito nell’illustrare il progetto Viviana Gravano -. Lavoreremo con i ragazzi ascoltando quello che hanno da raccontare, facendoli agire in prima persona grazie anche ai disegni e alle parole che chiederemo loro per realizzare le carte da gioco. Infine ci sarà anche un evento finale, rivolto a tutti, durante il quale si giocherà su più tavoli”.

“Realizzeremo anche un trailer – ha proseguito la Gravano – grazie al quale i ragazzi inviteranno i coetanei a partecipare. Dopo questi tavoli, faremo un convegno pubblico, rivolto in maniera particolare agli adulti e ai genitori. La scelta di lavorare con le scuole per noi è fondamentale e ringraziamo i dirigenti per la loro preziosa collaborazione”.

“Ormai a scuola si fa di tutto – ha commentato il professor Luca Brigliadori del “Serra” -. Ma è giusto così. Certo la didattica a volte ne soffre, ma è necessario affrontare certi temi sui quali a volte ci troviamo spiazzati. Non esistono più differenze tra istituti: tutti siamo sulla stessa barca”.

Il progetto, che ha un costo complessivo di 25 mila euro, sarà della durata di 40 ore, la metà in orario scolastico. La spesa viene coperta grazie a due bandi, uno regionale e uno comunale, e il resto con l’intervento degli sponsor.