Pressione fiscale: Cesena capoluogo più virtuoso in Regione
Fra i capoluoghi della regione, Cesena è quello dove la pressione fiscale è più leggera. Il dato emerge dai rendiconti dei Comuni per l’anno 2016 (quelli 2017 non sono ancora disponibili), pubblicati nella sezione ‘Finanza del territorio’ della Regione Emilia-Romagna.
Fra i capoluoghi della regione, Cesena è quello dove la pressione fiscale è più leggera. Il dato emerge dai rendiconti dei Comuni per l’anno 2016 (quelli 2017 non sono ancora disponibili), pubblicati nella sezione ‘Finanza del territorio’ della Regione Emilia-Romagna.
Nella città malatestiana l’esborso pro capite chiesto ai cittadini per i tributi locali (Imu, Imposta di soggiorno,Imposta comunale sulla pubblicità, addizionale Irpef, Tari, tassa per l'occupazione di suolo pubblico, ecc.) è di 644,41 euro, inferiore di quasi 100 euro rispetto a Piacenza, seconda in questa speciale classifica con 742,96 euro. A seguire Reggio Emilia (744 euro), Ravenna (769,82 euro), Parma (772,81 euro), Modena (778,80), Rimini (822,6), Forlì (831,25), Ferrara (885,52) e infine Bologna (939,46).
“Questi risultati – gongolano il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco con delega al Bilancio Carlo Battistini – sono il frutto delle scelte compiute nel corso del tempo con la predisposizione dei bilanci. Le aliquote dei tributi sono pressoché invariate da anni, in virtù di un impegno su più fronti: quello di contenere le spese attraverso una gestione attenta dell’attività comunale e la messa in campo di tutti gli strumenti possibili per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, legando i servizi a domanda individuale all'Isee e facendo fare i controlli alla Guardia di Finanza, per garantire la maggiore equità possibile”.
I dati, fermi al 2016, non tengono naturalmente conto del recente taglio delle tariffe Tari, deciso dalla Giunta e atteso alla ratifica del Consiglio comunale.
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