Imprese
Proclamato stato di agitazione alla Ged di Pievesistina
Appello al territorio per affrontare la crisi della storica azienda del territorio
Proclamato lo stato di agitazione e annunciato un presidio per manifestare il disagio e sensibilizzare l'opinione pubblica. Le Rsu aziendali insieme ai lavoratori e alle lavoratrici della Ged, azienda di Pievestistina che produce prefabbricati per carpenteria, impegnata -tra l'altro - nell'ampliamento del Conad Montefiore, chiedono l'attenzione delle istituzioni del territorio per la preoccupante situazione in cui versa l'azienda.
Dopo l'assemblea dello scorso mercoledì 19 febbraio, le organizzazioni sindacali si prepararano a difedere i 65 dipendenti, in parte metalmeccanici e in parte produttori di manufatti in cemento, della storica realtà cesenate controllata dalla CMC di Ravenna. In conseguenza della crisi finanziaria e della presentazione di domanda di concordato della CMC, controllante all'80 per cento, la Ged è entrata in sofferenza finanziaria a fine 2018 a causa di mancati pagamenti della casa madre, per un ammontare complessivo di svariati milioni.
Per ovviare ai conseguenti mancati pagamenti delle buste paga dei lavoratori e le insolvenze nei confronti dei fornitori, l'azienda è ricorsa alla Cigs per il 2019 con pagamento diretto da parte dell'Inps, che comporta lunghi tempi di approvazione.
Inoltre a oggi i lavoratori e le lavoratrici, si legge in una nota firmata dalle rsu aziendali Feneal e Uilm Uil-Filca e Fim Cisl-Fillea e Fiom Cgil del territorio di Cesena, non hanno ancora incassato la mensilità di dicembre 2018. I crediti nei confronti dell'azienda sono peraltro congelati a seguito della presentazione da parte dell'azienda di domanda di concordato.
Le organizzazioni sindacali e le Rsu di categoria chiedono l'intervento delle istituzioni cittadine per contribuire alla soluzione della crisi in atto, che impatta anche su importanti commesse cittadine sulle quali Ged stava operando, quali il cantiere del Conad Montefiore.
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