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Protezioni per operatori sanitari, le opposizioni interrogano la Giunta

Interrogazione congiunta di Lega, M5S e Cesena Siamo Noi sulla carenza di dispositivi sanitari di protezione individuale (Dpi)

Foto Sandra e Urbano

“Durante la seduta dei capigruppo di martedì 17 marzo, via Skype, abbiamo sollevato la questione della carenza dei dispositivi sanitari di protezione individuale (DPI), in particolare mascherine, per gli operatori sanitari. La risposta del sindaco non ci è sembrata esaustiva. Lattuca non ha chiarito la situazione, né ha prospettato soluzioni. Eppure crediamo che si debba porre grande attenzione all’appello dei sindacati affinchè "tutti i professionisti delle strutture sanitarie e socio-sanitarie dell’Emilia-Romagna’ siano dotati ‘immediatamente dei giusti dispositivi di protezione individuale".

Lo affermano i capigruppo di Lega, M5s e Cesena Siamo Noi (Antonella Celletti, Claudio Capponcini e Vittorio Valletta) in un’interrogazione dove pongono una serie di richieste di chiarimento alla Giunta, in particolare se il sindaco, quale autorità sanitaria locale, ritenga che la situazione di carenza di DPI sia accettabile o non necessiti di spiegazioni adeguate e se  intenda convocare i vertici dell’Asl Unica della Romagna alla prossima seduta dei capigruppo via Skype per fare il punto della situazione.

"Non può sfuggire il significato del documento siglato dagli Ordini provinciali dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della Emilia-Romagna, dove, tra le altre cose, si chiede che ‘al singolo operatore sanitario che opera in situazioni che prevedono il contatto con casi sospetti o confermati di COVID 19, alle misure collettive deve essere affiancato l'uso di idonei dispositivi di protezione individuale’, specificando che ‘L'Inail in un documento ufficiale, ritiene che questo personale, medico e sanitario in generale, dovrà essere dotato di filtranti respiratori FFP2, protezione facciale/occhiali protettivi, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti’. Per non dimenticare l’esposto presentato dall’Anaao-Assomed Emilia-Romagna per denunciare, tra l’altro, ‘l’assenza o carenza di dispositivi individuali di protezione negli ospedali e sul territorio, in particolare maschere FFP2 e FFP3’, le sole considerate una vera barriera per chi opera a contatto con pazienti affetti da Covid-19. Dunque, il tema è prioritario e crediamo che debba essere affrontato nella massima trasparenza e condivisione degli amministratori pubblici di maggioranza e opposizione”.

Le altre domande riguardano quali modelli di dispositivi di protezione individuale (DPI) siano distribuiti in questi giorni agli operatori sanitari e tecnici dell’Asl della Romagna nell’ambito cesenate e in che numero, se rispondano ai requisiti previsti dalle normative vigenti tenendo in considerazione la mappatura dei rischi, per quali motivi sia stata denunciata la carenza o la mancanza dei DPI, come sia giustificata e per quale motivo non si sia provveduto per tempo ad acquisirne una dotazione sufficiente.

Sono da chiarire, infine, anche quali disposizioni siano state assunte a tutela degli operatori socio-sanitari per contenere e limitare gli spostamenti di utenti da una struttura a una altra considerato le indicazioni del decreto nazionale che limita la circolazione delle persone per limitare i contagi.

Fonte: Comunicato stampa
Protezioni per operatori sanitari, le opposizioni interrogano la Giunta
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