Quarant’anni del centro culturale “Campo della stella”

Venerdì 24 marzo alle 21 nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto il Centro culturale Campo della Stella farà memoria dei quarant'anni di attività con un incontro che avrà per tema "L'eredità di Benedetto XVI" di cui saranno protagonisti monsignor Massimo Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia-Guatsalla e il professor Sergio Belardinelli, ordinario di sociologia dei processi culturali all'Università di Bologna.

Era il febbraio 1983 quando un gruppo di amici cesenati appartenenti all’esperienza del movimento di Comunione e Liberazione, colpiti dalla forza dell’appello che Giovanni Paolo II aveva lanciato nel novembre precedente a Santiago di Compostela a riscoprire le radici culturali dell'Europa, fondava il Centro culturale Campo della Stella (traduzione del castigliano Compostela), tenuto a battesimo dal regista polacco Krzysztof Zanussi. Nell’incontro con l’intellettuale polacco al di fuori degli schemi si esprimeva simbolicamente un’immagine della cultura che, muovendo da una precisa autocoscienza, si apriva sistematicamente, a 360 gradi, alla valorizzazione di qualsiasi brandello di buono, di bello e di giusto affiorante dalla tradizione e dalla contemporaneità.

In quarant’anni di esperienza ininterrotti sono circa circa mille le iniziative fiorite da quell'inizio. Se i numeri sono di per sé eloquenti, ancor di più lo è il fil rouge degli incontri con personalità che hanno portato a Cesena la testimonianza di una parola chiara e autorevole: da don Francesco Ricci, che guidò nell’83-84 un memorabile corso su Le stagioni che hanno fatto l’Europa, allo stesso don Giussani, presente con interventi nell’85 su La coscienza religiosa dell’uomo moderno e nell’86 su Senso religioso e potere, a padre Romano Scalfi di Russia Cristiana, a Julián Carrón, che nel suo primo giro di conferenze in Italia nel 1995 intervenne su La storicità dei Vangeli.

Cicli storici nella vita del Centro hanno affrontato varie tematiche: il monachesimo benedettino (Leo Moulin), Dante (Franco Branciaroli, Maria Corti, Vittorio Sermonti, Anna Maria Chiavacci Leonardi, Antonia Arslan, Marco Bersanelli, Franco Loi, Leonardo Lugaresi, Marco Martinelli), sant’Agostino, il magistero della Chiesa e i papi del Novecento (Luigi Negri, Massimo Camisasca, Andrea Tornielli), la poesia contemporanea (Roberto Mussapi, Roberto Sanesi, Giuseppe Conte), i poeti di Romagna nell’ormai tradizionale evento Poeti a San Giovanni (Davide Rondoni, Gianfranco Lauretano, Rosita Copioli, Mariangela Gualtieri, Stefano Maldini, Franco Casadei, Ernesto Giorgi, Cino Pedrelli, Tolmino Baldassarri, Gianni Fucci, Walter Galli, Raffaello Baldini, Agostino Lugaresi).

Due sono stati infine gli ambiti più specifici di intervento del centro: la bellezza artistica e l’educazione. Il primo registra un centinaio di visite guidate a mostre e luoghi d’arte: dalle storiche esposizioni sui campioni maggiori e le stagioni fondamentali dell’arte italiana, specie medievale e rinascimentale, alle mostre del Meeting di Rimini, viste in loco o portate in città.

Il secondo investe il mondo della scuola, da sempre primario interesse del Centro, soprattutto attraverso le proposte per maturandi (articolate in rassegna cinematografica, ciclo di lezioni, concorso di scrittura saggistica La memoria del Novecento, pubblicazione annuale degli Atti e degli elaborati degli studenti), cui hanno aderito generazioni di studenti cesenati. Periodici, infine, gli interventi sull'attualità e, per la rassegna Lettur’Incontro, le presentazioni di novità editoriali o di ristampe dei classici e le serate di invito alla musica.