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Sanità difficile

Radioterapia, la risposta dell'Ausl sullo stop al trasporto per Ravenna

In merito alla sospensione del servizio di trasporto sociale per pazienti oncologici, oggetto anche di un'interrogazione presentata dal consigliere regionale Lega Nord Massimiliano Pompignoli, l’Azienda USL della Romagna ha diffuso un comunicato con le sue precisazioni.

Radioterapia, la risposta dell'Ausl sullo stop al trasporto per Ravenna

In merito alla sospensione del servizio di trasporto sociale per pazienti oncologici, oggetto anche di un'interrogazione presentata dal consigliere regionale Lega Nord Massimiliano Pompignoli, l’Azienda USL della Romagna ha diffuso un comunicato con le sue precisazioni.

In pratica l'Ausl sostiene di avere avvisato tutti per tempo e, dato che il servizio era presente solo a Cesena, i cesenati dovranno fare come già facevano i pazienti delle altre (ex) Ausl: andare in macchina o affidarsi al volontariato sociale. Per i casi più gravi resta sempre la possibilità del trasporto in ambulanza.

"Non risponde al vero affermare che il servizio di trasporto sociale dei pazienti cesenati che necessitano di sottoporsi a trattamento radioterapico sia stato interrotto improvvisamente e senza alcun preavviso, e che l’Azienda non si sia “interessata per tempo”. L’Azienda, al contrario, si è attivata mesi prima della sospensione, informando le associazioni dei pazienti nelle sedi preposte e coinvolgendo i diversi interlocutori", comincia così la nota dell'Ausl Romagna.

"Più precisamente, l’Azienda a settembre ha incontrato operatori infermieristici del servizio di Oncologia dell’IRST e che hanno contatto con il pubblico, per informare più efficacemente gli utenti, tant’è che tutti i  pazienti che avevano richiesto l’utilizzo del pulmino hanno usufruito del servizio fino al termine delle loro cure. Ancora più tempestivamente, in data 5 maggio, è stato dedicato all’argomento un tavolo del Comitato Consultivo Misto che, si ricorda, raggruppa rappresentanti dell’Ausl e delle Associazioni di tutela dei cittadini e dei pazienti e del mondo del volontariato".

"Nel merito della scelta, a seguito della sospensione del servizio (presente in Ausl Romagna solo nel Cesenate e non comune in altre aziende sanitarie) sono stati attivati i percorsi già utilizzati negli altri ambiti territoriali aziendali dove questo tipo di servizio non era presente. Va infatti ben sottolineato che per i pazienti impossibilitati a spostarsi con un mezzo proprio in quanto privi di patente o di accompagnatori, o comunque in condizioni sociali difficili, esistono percorsi ad hoc. Sul territorio è presente una preziosa ed efficace rete di volontariato sociale in grado di assicurare una serie di trasporti sociali e, già da diverso tempo, l’IRST di Meldola fornisce, tramite lo Ior, un servizio gratuito di trasporto navetta. È infine ovvio che per tutti quei pazienti che si trovano in non buone condizioni di salute, tali da richiedere uno spostamento protetto, l’Azienda garantisce come sempre il trasporto sanitario".

In conclusione l'Azienda Usl fornisce qualche numero: "Questo servizio veniva richiesto da un numero limitato di utenti: su 1.441 terapie effettuate nell’arco di un trimestre i pazienti cesenati che hanno utilizzato il pulmino sono stati 15. Infine, l’Azienda contempla al momento anche la possibilità di parziali rimborsi chilometrici per l’utilizzo del mezzo proprio".

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