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Restyling e tecnologia per il quartiere fieristico di Pievesestina

Parte il progetto di riqualificazione dell’area, con interventi in via Dismano e via del Commercio, oltre alla costruzione di un polo tecnologico unico in Italia.

Restyling e tecnologia per il quartiere fieristico di Pievesestina

Grandi novità in arrivo a Pievesestina, al centro di una considerevole operazione di restyling destinato a proiettare questa parte da “periferica” a un polo di attrazione.

Il programma illustrato ieri mattina vede Cesena Fiera capofila insieme al Comune di Cesena che si occuperà degli interventi, stimati in 1,6 milioni di euro, in via Dismano e in via del Commercio con indubbi benefici per l’intera area, a partire da Mercato Ortofrutticolo e Autoporto.

Dopo la ristrutturazione dei padiglioni fieristici, con un investimento complessivo per Cesena Fiera di oltre 5 milioni di euro per una superficie attuale di 15mila metri quadri e un fatturato di 22mila euro contro i 15mila del 2015, un ulteriore piano di riqualificazione interesserà l’area esterna in via Dismano con la tombinatura del fosso di scolo, una fermata dell’autobus e nuovi arredi urbani in prossimità dell’ingresso al centro congressi e al mercato ortofrutticolo.

In via del Commercio, invece, verrà realizzata una grande rotatoria che oltre all’estetica migliorerà anche l’accesso all’ingresso del polo fieristico e dell’autoporto, con l’inserimento di aiuole e un nuovo sistema di irrigazione a carico di Cesena Fiera che ne ha rilevato la concessione dal Comune insieme all’area circostante.

Proprio questa zona di tre ettari (30mila mq), tra via del Commercio e il cimitero, sarà oggetto della ristrutturazione più importante con la costruzione di un campo dimostrativo permanente per l’orticoltura in serra,  all’avanguardia e primo in Italia, denominato Greenhouse Technology Village.  

“A differenza di quello frutticolo – afferma Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera - il settore orticolo ha sofferto maggiormente negli ultimi anni e non è difficile pensare che tra non molto sarà totalmente rivoluzionato. Pertanto, risulta essenziale avere uno spazio dove tecnici e operatori della filiera possono testare e prendere visione di tutte le innovazioni varietali e impiantistiche del settore, creare in Italia un centro d’eccellenza che sviluppi parallelamente la formazione sia agronomica che tecnologica e agisca da volano per tutto il territorio.”

Il piano, suddiviso in quattro fasi, prevede prima la realizzazione di 3mila mq di serra a copertura flessibile, con un investimento di 420mila euro, cui seguiranno 1500 mq di serra in vetro e 1000 mq di area tecnica di collegamento, per altri 300mila euro stimati. 

“Una sfida notevole – continua Piraccini – poiché all’estero questi progetti ricevono finanziamenti pubblici al 90 per cento della spesa. Anche per noi il sostegno pubblico sarà determinante ma, perché si concretizzi, abbiamo costituito una rete d’impresa che deve essere composta da almeno quindici soci, tra cui organizzazioni di produttori, istituti bancari, associazioni di categoria, centri di ricerca e università, con Cesena Fiera capofila e garante.”

I soci aderenti si impegneranno a versare ognuno 5mila euro per tre anni con una quota iniziale in conto capitale di 10mila euro.

“L’Amministrazione – ha aggiunto il sindaco Enzo Lattuca – ritiene strategici questi interventi, che saranno completati entro il 2020, ed è ben lieta di contribuire al completamento della riqualificazione. Anzi, vogliamo tornare a riempire le nostre scrivanie di progetti urbanistici innovativi per la città.”

Anche Alessandro Giunchi, amministratore unico di For – Filiera ortofrutticola romagnola che gestisce il Mercato Ortofrutticolo, ritiene il progetto una grande opportunità per il tessuto produttivo: “Considerando il trend negativo del mercato all’ingrosso, occorre un ripensamento nell’assetto e nella mentalità degli agricoltori, che devono diventare imprenditori e data la vicinanza, lavorando in sinergia, si possono ottenere vantaggi remunerativi per tutti.”

Innovazione, competenze, lavoro di squadra e concretezza per garantire ricadute positive all’indotto di tutto il territorio, locali ma globali.   

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