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Ristrutturazioni dei condomini: semplificare è possibile

Presentata oggi in Comune a Cesena l'iniziativa di Confcooperative, che ha messo insieme 12 imprese del territorio e il Credito cooperativo romagnolo, per rendere più semplice l'avvio dei lavori di ristrutturazione energetica o antisismica nei condomini più vecchi.

Ristrutturazioni dei condomini: semplificare è possibile

Le assemblee di condominio sono sempre un incubo, quando poi c’è da mettere mano al portafoglio l’escalation che porta al conflitto aperto è inevitabile. Anche per questo affrontare le ristrutturazioni dei condomìni più vecchi, nonostante i bonus statali, è assai difficile.

A Cesena però diverse imprese, una banca e un’associazione di categoria hanno deciso di rimboccarsi le maniche per semplificare il tutto, complici anche alcune importanti novità, ponendosi come interlocutori privilegiati degli amministratori di condominio.

Il progetto è stato presentato questa mattina in Comune dal direttore di Confcooperative Forlì-Cesena Mirco Coriaci, affiancato dal funzionario Riccardo Cappelli, dal direttore generale del Credito Cooperativo Romagnolo Giancarlo Petrini e da Andrea Galli, coordinatore delle cooperative edili. Queste ultime, ben 12 e tutte del territorio, si sono messe in rete collaborando in sinergia sotto il nome di “Rete 2019”.

“Attorno a questo tavolo c’è il territorio per il territorio – ha spiegato Coriaci – aziende del posto che, assieme all’unica banca rimasta veramente locale, sono pronte a semplificare la vita ai condomìni presentandosi come unico referente per le ristrutturazioni”.

Le collaborazioni in atto dovrebbero alleviare alcune delle seccature sperimentate in passato in condominio. Basti pensare ai bonus per la riqualificazione antisismica o energetica. Il decreto crescita permette di cederli (senza aspettare il rimborso dallo Stato in 10 anni) ottenendo uno sconto immediato in fattura. In questo modo però gli artigiani si trasformerebbero in una sorta di bancomat per conto dello Stato. Qui entra in gioco il Ccr, con finanziamenti dedicati alle imprese che si accollano i crediti fiscali.

La banca può intervenire anche sull’altro fronte, con un mutuo al 100 per cento (fino a dieci anni e senza garanzie) concesso direttamente al condominio, considerato come entità giuridica, evitando così all’amministratore la raccolta immediata di quote straordinarie ai condòmini per avviare i lavori: “Si tratta di una iniziativa di tutto il gruppo Iccrea” ha puntualizzato Petrini.

“A Cesena ci sono molti condomini datati, se non obsoleti – ha commentato Cappelli – da riqualificare dal punto di vista energetico e da mettere in sicurezza sotto l’aspetto antisismico. Con questa iniziativa, che ha messo in rete l’intera filiera edile, abbiamo voluto fare la nostra parte”.

Apprezzamento per la ricetta di Confcooperative è arrivato dal sindaco di Cesena Enzo Lattuca, presente in conferenza stampa assieme all’assessora all’Urbanistica Cristina Mazzoni: “Per noi i temi della rigenerazione urbana e della ristrutturazione del patrimonio edilizio sono prioritari – ha spiegato il sindaco –. Queste imprese locali si sono attrezzate per operare qui, evitando l’arrivo di grandi realtà senza alcuna aderenza sul territorio. Per parte nostra, come Comune, andremo a contenere il più possibile gli oneri per gli interventi di ristrutturazione”.

Ora ai condòmini non resta altro che discutere degli interventi in assemblea. Che, grazie a queste semplificazioni, potrebbe forse vedere animi più sereni, smettendo di assomigliare a quella resa celebre da Paolo Villaggio nel suo immortale Fantozzi.

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