Sant'Egidio, il piazzale della chiesa dedicato a don Adamo

“Siamo qui non per celebrare le ceneri, ma per ravvivare il fuoco che don Adamo ha messo nella sua intensa vita pastorale nella parrocchia di Sant’Egidio”. Così l’intervento del vescovo Giorgio Biguzzi alla breve cerimonia di intitolazione del piazzale davanti alla chiesa di Sant’Egidio del primo parroco don Adamo Carloni, conclusasi poco fa.

Proprio oggi, 25 gennaio, ricorre il primo anniversario della morte di don Adamo. Di Sant’Egidio è stato primo parroco (dal 1952 al 1996) del borgo di poche case che allora si affacciava sull’unica strada non asfaltata. Ha guidato e accompagnato lo sviluppo di una comunità che con i suoi oltre 5mila abitanti oggi è la più popolosa del Cesenate.

Il parroco don Gabriele Foschi ha richiamato quanto riportato da don Piero Altieri nella Messa funebre di don Adamo, sottolineando la storia preziosa di crescita della parrocchia, dalle opere murarie (la chiesa e le ampie opere parrocchiali) a cui è andato di pari passo la guida alla formazione di una comunità consapevole e matura nella fede. E che manifesta così la sua gratitudine.

“Come rappresentante della comunità cittadina, sono grato per l’invito – anche il sindaco Enzo Lattuca ha presenziato al momento -. Questo è un piazzale privato, ma ha una funzione pubblica, così come diverse attività sociali portate avanti da questa comunità parrocchiale. Con don Adamo si ricordano così le tante persone che hanno reso possibile tutto questo e che ancora oggi portano avanti iniziative a favore della comunità cittadina. È un esempio di quanto la ricchezza di una parrocchia sia ricchezza di una società”.  “È anche giusto ricordare don Adamo proprio nei giorni della Memoria – ha proseguito Lattuca -. Lui che, ancora seminarista, insieme alla sua famiglia si prodigò in aiuto a una famiglia ebrea”.

Presenti al momento celebrativo anche due dei numerosi cappellani che si sono succeduti accanto a don Adamo: don Claudio Turci, ora parroco a San Pio X, e don Guido Rossi, parroco di San Mauro in Valle. Presente anche don Werther Domeniconi, originario di Sant’Egidio e ora parroco a Diegaro.