Cesena
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Arte

Serena da guardare alzando gli occhi all'insù

Scoperta stamane la nuova creatura di Leonardo Lucchi, un omaggio alla "vasca di Cesena" 

Matteo Medri e Leonardo Lucchi con Serena, foto Mariaelena Forti

 

 

Quando ancora si faceva la vasca in centro per incontrare le ragazze, il punto di ritrovo era proprio quello, all’incrocio tra via Roverella e Corso Sozzi. Si approdava tutti lì per dar luogo al rito della gioventù, il corteggiamento, le sfide, forse qualche misurata bravata e probabilmente tanti sogni.

 

Su quell’angolo da stamane si affaccia Serena, ultima creatura del maestro Leonardo Lucchi, omaggio alla vasca di Cesena, di oggi e di allora, e alla giovinezza che non muore mai “perché – ha spiegato stamane lo scultore in occasione dello scoprimento della statua che ora occhieggia dall’alto in bella vista - tutti noi ci percepiamo giovani. La vecchiaia, una realtà da accettare e che lo specchio ci ricorda, non ci appartiene davvero”.  

 

La giovane donna in terracotta, alta circa uno e sessanta, ma seduta sul balconcino fa uno e venticinque, si affaccia dall’edificio di fine ottocento che a quell’altezza ospita lo Studio Me, luogo di rappresentanza del regista e videomaker Davide Medri, amico e grande estimatore dello scultore e delle sue opere, che oltre ad accogliere nei locali della Metters Studio Film – così si chiama la casa di produzione romagnola di Medri (studiomecesena.com - ha reso protagoniste di varie clip e lavori di ripresa, germi di un futuro documentario sull’arte, del maestro Lucchi e non solo.

 

“Corso Sozzi è da sempre considerato il cuore della città - afferma Leonardo Lucchi - soprattutto per le vivaci attività commerciali che lo contraddistinguono e che ne fanno da sempre il percorso preferito per le passeggiate in centro. Anni fa era detto “la vasca” proprio perché i ragazzi e le ragazze lo percorrevano avanti e indietro per incontrarsi… quindi mi piace l’idea che una delle ‘mie ragazze’ sia posta in alto come ad osservare il passaggio e farsi a sua volta notare. Spero che il pubblico possa gradire la presenza di quest’opera che occuperà un luogo prestigioso come il balcone di Studio Me”.

“È un onore e un piacere per gli occhi poter avere tra le proprie mura un'opera del Maestro Lucchi – ribadisce Matteo Medri - allora ho pensato: perché non condividere bellezza e accurata ricerca estetica con chiunque passi da Corso Sozzi con la voglia di alzare lo sguardo?” Insomma, invita Medri, “la nostra è sempre più una città da guardare con il naso all'insù. Ci offre pezzi di cornicione che sono opere d’arte, scorci di architetture che dovremmo valorizzare”.

 

La nuova opera, a questo punto divenuta pubblica, dello scultore cesenate è un ‘regalo’ di bellezza dei cesenati e di chi vorrà goderne passeggiando per la città – sottolinea Medri – perché la bellezza ci solleva dalla fatica e dai problemi anche solo per un attimo mentre la guardiamo. Serena va ad aggiungersi alle altre sculture del maestro visibili e sparse per la città, circa una ventina, da vicolo Cesuola dove si possono ammirare gli Equilibristi, dietro allo studio dell’artista, al don Baronio in via della Conserva, a “Fatou” posto sul balcone dell’atelier Lucchi in Piazza del Popolo.
 

Durante il periodo natalizio le porte dell’atelier Lucchi sono aperte nei festivi e prefestivi per visitare la mostra personale allestita al suo interno e la mostra “Donne nel mondo” della fotografa documentarista Agnès Montanari.

Nelle foto sotto il maestro Lucchi affacciato sul balconcino con Serena, la statua ripresa dalle spalle  e uno degli interni dello Studio Me, dove sono stati registrati già noti spot pubblicitari e video. 

Serena Lucchi sette

 

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