Cesena
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Striscioni neofascisti alla Camera del lavoro di Cesena

Nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 maggio, esponenti di Forza Nuova e del Sinlai (sindacato legato all’organizzazione di ispirazione fascista) hanno appeso dei propri striscioni all’esterno della Camera del Lavoro Cgil di via Plauto a Cesena. Lo stesso è accaduto, in contemporanea, alle Camere del lavoro di Ravenna e Rimini.

Sull’accaduto sta già indagando la Digos.

Striscioni neofascisti alla Camera del lavoro di Cesena

Nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 maggio, esponenti di Forza Nuova e del Sinlai (sindacato legato all’organizzazione di ispirazione fascista) hanno appeso dei propri striscioni all’esterno della Camera del Lavoro Cgil di via Plauto a Cesena. Lo stesso è accaduto, in contemporanea, alle Camere del lavoro di Ravenna e Rimini.

Sull’accaduto sta già indagando la Digos.

“Consideriamo gravissimo questo gesto nei confronti della nostra organizzazione che rappresenta il lavoro ed un presidio democratico del territorio – commenta la segretaria generale Cgil Silla Bucciquesti gesti confermano il tentativo di aumentare la tensione, attaccando il sindacato e le sue sedi. Come sempre, nella triste storia del fascismo purtroppo ben conosciuta nelle nostre zone, obbiettivo “delle squadracce nere” sono i lavoratori e le loro organizzazioni.  Non vogliamo rispondere o dare ulteriore visibilità a soggetti abituati ad agire nel buio della notte, rappresentanti di una triste ideologia, che la storia ha sconfitto nel 1945 con grande partecipazione popolare”.

I vertici della Cgil si scagliano poi con chi sottovaluta il pericolo proveniente dall’estrema destra: “Non si venga a raccontare che è ora di finirla con la vecchia storia dell'antifascismo quando c'è chi il fascismo vorrebbe riproporlo, cavalcando sterili populismi che dividono e mettono gli uni contro gli altri. Chiediamo alla città, alle autorità, alle organizzazioni civili e democratiche che ne costituiscono la struttura, una forte e netta reazione. Risulta indispensabile poi una forte reazione da parte delle forze dell’ordine, che non possono lasciare impunito nessun atto di provocazione fascista”.

Una reazione che, per il sindacato, non può altro che far rima con educazione: “È nelle scuole, nel confronto con i più giovani, che deve concentrarsi l’ impegno di Cesena antifascista e delle sue organizzazioni sociali e sindacali. Chiediamo al mondo della scuola di aprire le porte ai sindacati, alle associazioni partigiane, all’Istituto Storico della Resistenza, per consentire un confronto che generi conoscenza, nelle giovani generazioni, della aberrazione fascista. Chiediamo alle Amministrazioni Comunali del territorio di farsi promotori di un confronto che coinvolga scuole superiori e università, sindacati ed associazioni antifasciste, per gettare le basi di un prossimo lavoro di conoscenza e responsabilità”.

*** aggiornamento ore 15:30 ***

Attestati di solidarietà alla Cgil giungono dalle istituzioni e dalle altre organizzazioni sindacali.

"Mi preoccupa e mi indigna l’episodio avvenuto la notte scorsa - commenta il sindaco di Cesena Paolo Lucchi -. Un atto provocatorio, evidentemente orchestrato, che rivolgendosi contro la Cgil prende di mira il suo impegno a difesa del lavoro e della democrazia. Guarda caso, i valori fondanti della nostra Costituzione, nata nel 1946 per volontà delle donne e degli uomini che dopo la caduta del regime fascista posero le basi della nostra Repubblica “democratica, fondata sul lavoro”. Nell’esprimere alla Segretaria Generale Silla Bucci e a tutta la Segreteria della Cgil di Cesena, la solidarietà mia personale e dell’intera Amministrazione comunale, rivendico con forza la decisione assunta nei mesi scorsi di vincolare la concessione degli spazi pubblici all’adesione dei richiedenti ai principi della nostra Costituzione. E garantisco fin d’ora il pieno appoggio alle iniziative che la Cgil vorrà assumere per reagire a questa intimidazione".  

Condanna senza mezzi termini anche dal segretario Cisl Romagna Filippo Pieri e dai segretari Uil di Cesena, Ravenna e Rimini (Marcello Borghetti, Roberto Neri, Giuseppina Morolli): "Condanniamo l’ennesima provocazione da parte di Forza Nuova. Il facile qualunquismo non è portatore di nessuna soluzione dei problemi che ha il nostro Paese, in particolare il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere trattato  con slogan, ma va affrontato con una capillare attività quotidiana di presidio dei luoghi di lavoro, azioni di prevenzione, puntuale vigilanza e formazione, che Cgil Cisl e Uil hanno da sempre sostenuto e praticato. Cisl e Uil invitano tutti i propri associati e i cittadini romagnoli a vigilare affinché la democrazia rimanga il metodo di confronto con cui affrontare e migliorare la società locale e nazionale".

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