Technogym, il terribile 2020 dimezza l'utile

I mesi segnati dalla pandemia, con alberghi e palestre chiusi, hanno inciso non poco sui conti della Technogym. Nel terribile 2020 cresce assai il fitness casalingo (più 71 per cento, pari a 154 milioni di fatturato), ma non compensa le altre contrazioni di fatturato.

La società cesenate segna un calo del 23,8 per cento (a 510 milioni di euro) dei ricavi consolidati, con un utile netto dimezzato dagli 85 milioni del 2019 ai 43 milioni del 2020.

La società ha proposto comunque di distribuire un dividendo di 22 centesimi per azione, pari a 44 milioni di euro.

“Il futuro del fitness sarà caratterizzato da un modello ibrido - ha commentato Nerio Alessandri, presidente e amministratore delegato - che vedrà le persone allenarsi sia in casa sia in palestra. Tale modello porterà con sé grandi opportunità per Technogym. Dal 2021, infatti, oltre a continuare a crescere sull’home fitness, attendiamo una vigorosa ripresa del settore BtoB, grazie alla riapertura, attesa da tutti, di wellness club, hotel, uffici e centri sportivi. Quest'anno vedrà una crescita a doppia cifra, saremo impegnati come fornitori ufficiali delle Olimpiadi di Tokyo, un evento straordinario non solo per la promozione di Technogym, ma per la diffusione della cultura del wellness e dello sport".