Cesena
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Solidarietà

Un autorefrattometro in dono alla Pediatria di Comunità

La nuova strumentazione, del valore di circa 11mila euro, è stata donata  dall'Associazione Crescere a Piccoli Passi e dalle Famiglie Santarelli-Forlivesi

Un autorefrattometro in dono alla Pediatria di Comunità

Una nuova strumentazione, del valore complessivo di circa 11mila euro, è stata donata ieri alla Pediatria di comunità dall'associazione Crescere a piccoli passi e dalle famiglie Santarelli-Forlivesi, che hanno unito le forze per effettuare la generosa donazione.

In particolare l’Associazione Crescere a piccoli passi, che per vocazione sostiene le necessità assistenziali e i bisogni dei nati prematuri e delle loro famiglie, si è fatta in questa occasione parte attiva, per dotare la Pediatria di comunità di uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce dei difetti  visivi nell’infanzia, dimostrando una attenzione e una visione a 360 gradi sull’importanza della prevenzione.

Lo strumento donato è un autorefrattometro portatile, che  permette di identificare i difetti di refrazione in modo oggettivo e di ridurre al minimo la collaborazione richiesta, velocizzando i tempi di esecuzione della visita di screening della vista nei bambini.

L’individuazione precoce dei difetti visivi è fondamentale per contrastare l’ambliopia, il deficit visivo neurosensoriale, volgarmente conosciuto come “occhio pigro”, che si sviluppa prima dei sei anni di vita a causa del “non uso” inconsapevole  di uno dei due occhi.

 “Il trattamento dell’ambliopia – spiega il dottor Giuseppe Gaiba direttore dell'Unità operativa di oculistica dell’Ospedale Bufalini di Cesena - è possibile solo nei primi anni di vita, fin verso i 6-7 anni. Dopo tale età i risultati del trattamento sono scarsi o nulli e per tutta la vita sarà  assente la visione binoculare. Individuando precocemente l’ambliopia, e riuscendo a trattarla in maniera efficace, si riduce pertanto  il  rischio di grave ipovisione.  Un’ampia letteratura ha dimostrato l’efficacia dello screening visivo in età pediatrica: viene effettuato alla nascita (Pediatra, Oculista) per riconoscere patologie congenite e  a 3 anni (pediatra, oculista, ortottista) per l’ambliopia.

 “Qualsiasi patologia oculare presente alla nascita e che compare nei primi mesi di vita può compromettere lo sviluppo visivo e condizionare l’apprendimento e lo sviluppo neuro-psicomotorio nell’età evolutiva, incidendo anche sulla qualità della vita, l’indipendenza, l’autostima e l’autonomia dell’adulto - spiega la dottoressa Antonella Brunelli, responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena -. Ecco perche è importante effettuare lo screening oftalmologico pediatrico dell’ambliopia. È rivolto a  tutti i bambini e ha una alta sensibilità e specificità”.

Nel territorio cesenate lo screening dell’ambliopia viene programmato in collaborazione dalla Pediatria di Comunità e dagli ortottisti dell’Unità operativa di Oculistica dell’ospedale Bufalini di Cesena. È partito negli anni Settanta e oggi viene svolto presso le scuole materne pubbliche e private di tutto il territorio.La percentuale dei bambini cesenati affetti da ambliopia  si attesta  intorno al 2 per cento, in linea con i dati di letteratura.

Alla consegna erano presenti insieme alla dottoressa Brunelli, al dottor Gaiba, al dottor Ziosi e alle  ortottiste  dell’Unità operativa di Oculistica, la presidente dell’associazione Crescere a piccoli passi Alice Gazzoni, le famiglie Santarelli-Forlivesi, la responsabile del fundraising aziendale Elisabetta Montesi.

“ Abbiamo creato una vera e propria task force per raggiungere l’obiettivo – afferma Alice Gazzoni, presidente dell’associazione – coinvolgendo oltre alla famiglia Santarelli – Forlivesi, moltissime persone, che hanno aderito ad un evento sportivo organizzato dalla Palestra  FT Studio di Cesena, grazie al quale abbiamo raccolto 6000 euro, più della metà della somma necessaria. Per cui il ringraziamento va a tutti i donatori, coloro che rispondendo alle chiamate dell’Associazione, permettono di continuare a sostenere i progetti che l’azienda sanitaria ci propone.”

 

L’Azienda USL e gli operatori esprimono riconoscenza per l’attenzione e la disponibilità dell’associazione e dei donatori, che con il loro supporto costante assicurano continuità ai progetti.

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