Cesena
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Ex museo di Scienze naturali

Un nuovo inizio per il museo dell'ecologia

Il pomeriggio di sabato 15 dicembre (ore 17) vedrà la nascita ufficiale di una nuova realtà museale e culturale a Cesena, il Museo dell'ecologia. Il luogo è ben noto ai cesenati: accanto a Palazzo Albornoz, in piazza Pietro Zangheri, si chiamava Museo di scienze naturali, ed era uno dei musei più frequentati della città.

Nella foto, di fronte al diorama che contiene il lupo, da sinistra: Agnese Roversi, Francesca Lucchi, Lorenzo Rossi, Daniele Zavalloni, Andrea Boscherecci

Il pomeriggio di sabato 15 dicembre (ore 17) vedrà la nascita ufficiale di una nuova realtà museale e culturale a Cesena, il Museo dell'ecologia. Il luogo è ben noto ai cesenati: accanto a Palazzo Albornoz, in piazza Pietro Zangheri, si chiamava Museo di scienze naturali, ed era uno dei musei più frequentati della città.

Gestito dall'associazione Parco del fiume Savio, ed operativamente dall'associazione Via Terrea, da sabato 15 il museo si rinnova, attraverso la gestione dell'associazione Orango, e attraverso le cure di un Comitato scientifico, presieduto da Daniele Zavalloni e formato da Elena Ioli, Marco Dellarosa e l'assessora Francesca Lucchi.

Gli spazi sono sempre gli stessi: un ampio salone appena entrati, sopra ad esso una sala conferenze, e il camminamento che porta al torrione di piazza. Questa ultima parte è ancora da sistemare, e nel prossimo futuro nei tre piani del torrione troveranno spazio, partendo dall'alto, dalla torretta che fu studio dei pittori cesenati (ricordiamo Ilario Fioravanti, Alberto Sughi, Luciano Caldari) sarà sistemata una stazione meteorologica e si troveranno gli uccelli rapaci, al piano di sotto una sala dedicata ai cambiamenti climatici e infine, ancora più in basso, una sala dedicata all'ambiente marino e alla plastica che sta inquinando i mari.

Sui tempi di completamento, i soci di Orango ipotizzano che almeno una sala possa essere pronta per aprile 2019, fermo restando che il bando che hanno vinto copre un arco di tempo di tre anni, e quindi questo è il tempo per terminare la risistemazione dei locali.

Se non verranno abbandonate le attività ludico-scientifiche rivolte verso i giovani e i giovanissimi (precedentemente vero punto di forza della gestione del museo), nuove sono le prospettive con cui l'associazione Orango vuole gestire il Museo dell'ecologia. "Il cambiamento di nome - ci dice Daniele Zavalloni - non è casuale: vuole sottolineare il messaggio che il museo trasmetterà. L'ecologia è un patrimonio di tutti, non solo di chi si occupa di natura. La nostra aspirazione è che questo museo possa diventare un polo di coordinamento per tutti i musei della Romagna, e ci arriveremo attraverso il coinvolgimento di varie realtà, a tutti i livelli".

Lorenzo Rossi, presidente di Orango, noto come criptozoologo e anima dei convegni Cicap che si sono svolti negli anni passati a Cesena, precisa quali sono i loro progetti: "Intanto abbiamo riallestito la sala principale, con diorami moderni e realistici; inoltre abbiamo risistemato la sala superiore, che adesso è una sala conferenze da 99 posti. Nel corridoio che porta al torrione abbiamo sistemato la mostra fotografica di Antonio Iannibelli, uno dei massimi fotografi naturalisti italiani, dedicata al lupo". Un grande esemplare di lupo fa bella mostra di sé in un diorama. Non è però di proprietà del museo, ma è in prestito, fino ai primi mesi del 2019.

Restano nel museo, invece, le teche antiche, con tanti animali imbalsamati, erbari e fossili, frutto di tante donazioni; in particolare, presso il museo si trovano da oltre venti anni molti materiali scientifici di proprietà del Liceo classico “Vincenzo Monti”, importanti per qualità e antichità.

In particolare, l'erbario può riservare molte sorprese, se studiato attentamente, sostiene Lorenzo Rossi: "Dato che risale al XIX secolo, possiamo scoprire quali essenze si trovavano in questo territorio e quali nel frattempo sono scomparse; in più, anche nel caso di piante che sono presenti ancora oggi, ci può permettere di analizzare le loro trasformazioni".

Oltre alle attività didattiche, Orango vuole collegarsi col mondo dell'università. "Questa è una realtà importante, ma al di fuori di Cesena è pressoché ignota, precisa Andrea Boscherini dell'associazione Orango, e stiamo già lavorando per una convenzione con l'Università di Bologna, affinché tesisti e ricercatori possano usare il museo come base per le loro esplorazioni".

Dal punto di vista economico, finora il Comune di Cesena ha investito 5mila euro per questo primo anno (più le spese di risistemazione), cui si aggiungono 1500 euro investiti dall'associazione Orango; dal prossimo anno, il Comune, come prevedeva il bando, stanzierà 10mila euro all'anno, mentre l'associazione ne stanzierà 5mila. Oltre a questi finanziamenti, Orango ha stretto accordi con una impresa del settore degli agrumi, “Citrus”, particolarmente interessata ai temi ecologici: non si tratta solo di uno sponsor, ma di un vero e proprio sostegno al rinnovato museo.

Il Museo dell'ecologia sarà inaugurato sabato 15 dicembre, alle ore 17, alla presenza dell'assessora alla sostenibilità ambientale, Francesca Lucchi: si visiteranno i primi locali risistemati e successivamente si terrà una tavola rotonda con lo youtuber Willy Guasti, mentre Andrea Boscherini e Lorenzo Rossi parleranno di lupi, sia quelli reali, che vivono anche a poca distanza dal centro di Cesena, sia quelli delle fiabe, per scoprire cosa c'è di vero e di falso in quei miti.

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