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Una mozione sulla valorizzazione dell’anno Chiaramontiano 2023-2024

Da Cambiamo uno sprone a sfruttare la ricorrenza

Una mozione sulla valorizzazione dell’anno Chiaramontiano 2023-2024

Una mozione sulla valorizzazione dell’anno Chiaramontiano 2023-2024. A presentarla Enrico Castagnoli, consigliere comunale della lista civica Cambiamo, che propone un interessante focus sulle celebrazioni del bicentenario della morte di papa Pio VII Chiaramonti, il pontefice nato a Cesena il 14 agosto del 1742 e morto a Roma il 20 agosto 1823. 

Del Comitato per le celebrazioni, oltre alla Diocesi di Cesena-Sarsina, fa parte anche l’Amministrazione comunale di Cesena. Per questo Castagnoli sollecita l'Amministrazione con alcune proposte operative, che valorizzino nel tempo la figura di Pio VII “il cui vissuto - evidenzia Castagnoli - si lega con la storia di Cesena, d’Italia e d’Europa. Proprio a Cesena, in particolare, ci sono luoghi che hanno segnato il legame tra il pontefice e la sua città natale, come la millenaria abbazia di Santa Maria del Monte, dove si monacò, mantenendo in seguito uno stretto legame”. 

“Quest’anno giubilare deve trasformarsi in un’opportunità per tutta la città - ricorda il consigliere di Cambiamo - perché Cesena, che ha ricevuto le visite di san Giovanni Paolo II nel 1986 e di Francesco nel 2017, è una delle poche città in Italia e nel mondo che può fregiarsi, dal punto di vista storico, di aver dato i natali a due sommi pontefici (oltre a Pio VII Chiaramonti, anche Pio VI Braschi) e avere avuto tra i propri vescovi altri due futuri Papi (Benedetto XIII Orsini e Pio VIII Castiglioni). Dunque - si domanda Castagnoli - perché non sfruttare in maniera creativa questa evidenza storica per identificare e promuovere Cesena in chiave culturale e turistica? E perché non sviluppare un percorso museale permanente, oltre l’anno Chiaramontiano, che attiri visitatori e studiosi, viste le numerose testimonianze in città legate alla famiglia Chiaramonti, specie con riferimento al pontefice, come palazzo Ghini, la chiesa di Santa Cristina, la biblioteca personale del papa, nota come Piana e custodita nella Biblioteca Malatestiana, e appunto l’abbazia di Santa Maria del Monte?”. 

Riguardo alla Basilica del Monte, considerata l’attenzione privilegiata che avrà nel prossimo anno, le celebrazioni - secondo Castagnoli - “possono diventare occasione per accendere i fari sul tema del reperimento dei fondi per la messa in sicurezza del complesso monastico: del resto, è una condizione nota a tutti e, come cittadini, non possiamo permetterci di vederlo crollare restando indifferenti. Allo stesso modo, bisogna cogliere il tempo propizio per sostenere con ogni canale istituzionale il riconoscimento della collezione degli Ex-Voto, una tra le più antiche in Europa, come "Memoire du monde”. 

Infine, proprio perché le celebrazioni dell’anno Chiaramontiano coinvolgeranno anche altre città italiane e straniere quali Venezia, Tivoli, Imola, Savona e Fontainebleau (dove Pio VII fu tenuto a lungo prigioniero da Napoleone) oltre ovviamente a Roma e Città del Vaticano, la mozione di Castagnoli chiede al sindaco e alla giunta "di avviare un percorso istituzionale che realizzi un patto di amicizia con uno o più comuni coinvolti nelle celebrazioni dell’anno Chiaramontiano, così da generare nel tempo nuove opportunità di scambio per cittadini, scuole e associazioni”.

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