Una nuova Tac all’avanguardia per la Radiologia del Bufalini

Alla Radiologia dell’ospedale "Bufalini" di Cesena è entrata in funzione la nuova Tac Revolution Evo Gen 3.

Si tratta di un'apparecchiatura di ultima generazione in grado di acquisire le immagini in tempi più brevi, e, grazie alla dotazione di software innovativi, consentirà di effettuare studi dinamici anche in ambito cardiologico (coronaro-TC, studi pre-TAVI), indagini per le quali fino ad oggi i pazienti di Cesena dovevano andare in altre sedi dell’Azienda. È dotata di un sistema di intelligenza artificiale (True Fidelity), che, utilizzando metodi di ricostruzione basati su reti neurali, permette di ottenere immagini TC di elevata qualità con bassi livelli di dose.

È stata collocata al secondo piano dell’ospedale cesenate, presso locali già appartenenti alla Radiologia e che sono stati completamente ristrutturati per renderli idonei alla nuova destinazione d’uso. I lavori hanno previsto la realizzazione di una sala destinata ad accogliere l’apparecchio, una sala comandi, una sala d’attesa per pazienti esterni e una sala di attesa per letti e barelle per pazienti interni, oltre ad altri locali di servizio.

“Dal punto di vista dell’utilizzo - spiega il direttore di presidio, dottor Carlo Lusenti - l’acquisizione di questa nuova tecnologia rappresenta un enorme vantaggio per il reparto di Radiologia, in quanto consentirà di effettuare su questo apparecchio tutti gli esami TC dei pazienti interni, dei pazienti esterni e dei pazienti oncologici, che attualmente vanno ad incidere quasi esclusivamente sulla TC del Pronto soccorso, che verrà così dedicata prevalentemente alle urgenze, in particolare afferenti al Trauma center e allo Stroke center del Bufalini”.

La nuova apparecchiatura inizierà a lavorare a pieno regime, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, a partire dall’1 febbraio prossimo, portando un incremento dell’offerta per la popolazione del territorio. La nuova macchina è stata acquisita dall’Azienda mediante gara per un importo di 460.000 euro con fondi regionali, mentre l’intervento di ristrutturazione ha richiesto un investimento di quasi 400 mila euro.