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Uno sportello di ascolto per orientarsi nei momenti dei difficoltà

Il servizio è attivato dalla Cgil, attivo da domani, libero e gratuito

Nella foto, da sinistra Silla Bucci, Piera Casacci e Arturo Zani

Uno sportello di ascolto perché a volte i colpi della vita buttano giù e serve una mano per rialzarsi.

L’iniziativa è della Cgil di Cesena, sindacato pensionati e coordinamento del Centro donne, che da domani attiva il nuovo servizio di counselling, gratuito, a disposizione non solo degli iscritti ma di tutti coloro che ne avessero bisogno.

Lo sportello, aperto presso la Camera del lavoro in via Tito Maccio Plauto, 90 a Cesena, il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 18,30, garantisce riservatezza, sicurezza e protezione, non è un luogo di terapia o diagnosi, ai sensi della legge 4/2013 ma fornisce ascolto. A gestirlo la professional counsellor Piera Casacci.

“Il counsellor – spiega Casacci – è una figura professionale ancora poco conosciuta, che si prepara a mettere in campo tecniche di ascolto per aiutare la persona che vive uno stato di disagio a ritrovare in sé le risorse per ripartire. Non giudica la persona, non dice cosa deve fare, non eroga cure né produce diagnosi, ma ascolta e accoglie”.

Ad ognuno può capitare di vivere un momento difficile, sia in ambito professionale che personale, il counselor accompagna la persona nel percorso di recupero o cambiamento.

Il servizio sarà attivo da domani, da domani sabato 19 ottobre, chiamando il numero 370/3618883. “Un contatto che non passa dai nostri centralini – spiega Silla Bucci della segreteria di Cigl – sia per garantire la riservatezza sia perché il primo contatto è molto importante e va gestito con tecniche appropriate”.

“La nostra gente ha bisogno di essere ascoltata e di non essere giudicata” ha detto Arturo Zani del sindacato pensionati, in occasione della presentazione del servizio avvenuta stamane nella sede di Cgil in via Tito Maccio Plauto. “Per questo ci siamo rivolti a un professionista che non sostituisce l’eventuale attivazione dei servizi sociali. Frequentando i luoghi di lavoro ci siamo accorti che c’è sempre più fragilità, il pericolo della solitudine aumenta nonostante siamo tutti interconnessi”.

Il servizio si rivolge ad anziani, giovani, uomini e donne, italiani e stranieri e nasce “dall’analisi compiuta dai nostri osservatori che tengono monitorato il territorio rispetto ai settori macroeconomici – ha precisato Silla Bucci - . Da quando c’è la crisi economica, specialmente nel 2018, è aumentata moltissimo la povertà. Dai nostri dati emerge un lavoro povero, in cui si verifica spesso il part-time “involontario”, ovvero non scelto ma subìto. Sulla totalità dei casi, il 48 per cento riguarda donne. Molti uomini hanno vissuto la cassa integrazione. Nel lavoro di tutti giorni riscontriamo situazioni di disagio e difficoltà, a queste si rivolge il nuovo servizio”.

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