Cesena
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Zappa che ti passa, nell'orto sociale di via Sant'Anna

Il progetto della Cad con dieci ragazzi disabili

Nella foto l'orto degli incolti

A Cesena gli orti comunali assumono sempre più una valenza sociale essendo per loro natura luoghi di incontro, reciprocità e inclusione. È questo il caso delle 500 aree ortive presenti sul territorio comunale da due anni interessate dal concorso “Ortando in città”, ma anche dell’orto sociale di via Sant’Anna che dallo scorso aprile è gestito da dieci ragazzi disabili della cooperativa Cad nell’ambito del progetto “Zappa che ti passa!”.

 

Laboratori creativi, pulizia delle erbacce, preparazione del terreno con zappe e vanghe, costruzione delle capannine con canne di bambù per i pomodori, acquisto, trapianto e cura delle piantine. Sono queste alcune delle attività che dalla primavera impegnano gli “ortisti”, dai 15 ai 60 anni, insieme agli educatori domiciliari della cooperativa Cad. “Aver coltivato un orto – commenta l’assessore ai Servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo – ha dato ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di diventare protagonisti di una esperienza straordinaria di comunità. Giorno dopo giorno i nostri neo-ortisti hanno appreso insieme l’importanza dei beni comuni e dei saperi altrui imparando, anche grazie a un continuo confronto, le tecniche legate al lavoro della terra. Ciascuno di loro, sulla base delle proprie potenzialità, ha assunto un ruolo attivo e da protagonista nel percorso di apprendimento sviluppando al meglio le proprie inclinazioni. Lavorare in gruppo ha consentito ai partecipanti di rafforzare la fiducia in se stessi e a rendersi ulteriormente disponibili verso gli altri. Progetti come questo ci consentono di creare tutte le basi necessarie affinché i ragazzi e le ragazze con disabilità acquisiscano gradualmente una competenza minima di socializzazione”.

 

“Zappa che ti passa – commenta l’educatore Federico Fiumi – è un progetto nato su un’idea ben precisa: i lavori pratici richiedono un po’ di fatica fisica e garantiscono un immediato benessere psicofisico, antidepressivo per eccellenza, anche grazie alla condivisione. Gli utenti arrivano nell’orto con l’operatore, incontrano gli altri avventori e danno avvio a un lavoro comune. L’obiettivo del progetto, nato e sviluppato con l’intento di creare uno spazio in grado di coinvolgere attivamente persone con capacità ed attitudini differenti, è proprio quello di fare acquisire ai ragazzi una minima assunzione di responsabilità nel prendersi cura dell’orto. Le attività collegate alla natura hanno un effetto benefico, sia per soggetti problematici che per tutti coloro che ne fruiscono la bellezza. Su queste basi nell’aria ortiva di Sant’Anna è stato realizzato l’Orto degli incolti in cui i ragazzi e le ragazze con disabilità seguono tutto il ciclo di vita delle piante, dalla semina alla raccolta. Prendersi cura delle piante diventa impegno per prendersi cura di se stessi”.

 

La scelta di un orto di quartiere è pensata per favorire le attività all’interno di un contesto di vita collettiva dove poter mettere in relazione ragazzi con disabilità e “diversamente giovani” creando aggregazione sociale positiva. Lo scopo del progetto è di far ritrovare agli utenti seguiti in assistenza domiciliare educativa una forma di espressione più facile ed immediata. La cooperativa Cad è una cooperativa sociale onlus che si occupa di progettare e gestire servizi rivolti alle persone. Nasce nel 1976 in forma di cooperativa per rispondere ad esigenze di assistenza domiciliare. Negli anni ha esteso la propria attività proponendo anche servizi volti alla cura delle persone in strutture diurne e residenziali, servizi di orientamento e informativi.

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