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Cesenatico capitale della Pace nei Balcani con gli studenti della Winter school

I 30 studenti sono stati scelti su una platea di 109 aspiranti attraverso una selezione fatta dalle diverse Università che partecipano al progetto

Immagini di guerra

"Il futuro dell’Europa - diceva Francois Mitterand - si gioca alle porte di Sarajevo". Nulla di più vero se si pensa che la penisola balcanica è stata crocevia dei fatti che hanno segnato l’apertura e la chiusura del Secolo Breve: dall’attentato che costò la vita al principe erede della corona d’Asburgo e diede fuoco ai cannoni della Grande Guerra alla dissoluzione della Jugoslavia con la scia di pulizie etniche e di rigurgiti nazionalistici. Parlare di integrazione e di pace nei Balcani vuol dire parlare di pace nel mondo. E’ con questo spirito che da domani 12 dicembre al 19 dicembre prossimo, all’Hotel Miramare di Cesenatico, si terrà “Creating territorial cooperation: the impact of intercultural dialogue and migration flows in South East Europe”, Winter school organizzato dall’Istituto per l'Europa centrale e balcanica in collaborazione con l'Università di Bologna con il patrocinio dell’Assemblea legislativa e della Giunta della Regione Emilia-Romagna, dell’Iniziativa Centro-Europea e grazie a partner come la New York University di Tirana, il Movimento europeo di Serbia, l’Università di Dubrovnik (Croazia) e l’Università delle Scienze e della Tecnologia di Sarajevo (Bosnia-Erzegovina).

Soggetti tutti coinvolti nel Jean Monnet Network, programma della Commissione europea dedicato alla formazione. Nei sei giorni di full immersion, 30 studenti provenienti da Albania, Serbia, Ucraina, Croazia, Montenegro e Italia si confronteranno con esperti e insegnanti sui temi del superamento dei conflitti etnici, la pacificazione interna e le migrazioni, fenomeni che dall’inizio degli anni ’90 hanno interessato la penisola balcanica. “Vogliamo favorire il dialogo e la riconciliazione in aree profondamente divise, ma che hanno anche problemi di consolidamento della loro identità di fronte ai nuovi fenomeni globali, compresi immigrazione e coesione territoriale”, spiega il professor Stefano Bianchini, docente dell’Università di Bologna e organizzatore della Winter school di Cesenatico. I 30 studenti sono stati scelti su una platea di 109 aspiranti attraverso una selezione fatta dalle diverse Università che partecipano al progetto. “Viviamo in una società complessa: ‘Creating territorial cooperation’, progetto sostenuto e patrocinato dall’Assemblea legislativa regionale, vuole far sì che cultura, istruzione, conoscenza e confronto sulla propria storia e rispetto delle diverse culture siano la base della crescita e della formazione per i ragazzi in modo fa farne adulti e cittadini responsabili”, ha affermato Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna.

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