Coronavirus. Le assemblerà la cooperativa sociale Cils le maschere C-Voice Mask ideate dalla Siropack

Mentre scriviamo è ancora in corso l'incontro nella sede di Bagnarola di Cesenatico dell'azienda Siropack l'incontro tra l'imprenditore Rocco De Lucia e il presidente della cooperativa Cils Giuliano Galassi.

Entrambi sono d'accordo nel riservare l'assemblaggio delle maschere alla cooperativa sociale. De Lucia ha ribadito la sua intenzione di non voler ricavare nulla dall'idea realizzata solo pochi giorni. D'altra parte la Cils, per bocca del suo presidente, ha ribadito la stessa posizione etica secondo la quale nessuno vuole lucrare su questo attrezzo che potrebbe rivelarsi decisivo anche in questa emergenza da Coronavirus. Forse fin da domani alcuni addetti della Cils potrebbero avviare il lavoro presso la sede della Siropack. 

Sono diverse le richieste giunte a De Lucia e alla moglie Barbara Burioli, in questi giorni. La Siropack ha avviato le procedure per un paio di certificazioni, sia quella medica che quella come dpi, dispositivo di protezione individuale. Nel frattempo sono ormai pronte le prime 160 maschere per le quali sono diverse le prenotazioni. Si va da alcuni reparti di ospedali vicine nella Romagna, ad associazioni e sodalizi, tra questi il Rotary e il Lions, che vorrebbero farne dono ai nosocomi tanto impegnati nel contrasto al Covid-19.

Ricordiamo che la maschera consente il dialogo, grazie all'amplificazione ideata, tra paziente e personale sanitario, senza correre rischi di contagio. E potrebbe essere utilizzabile anche nelle sale operatorie, per il dialogo tra medici e infermieri.

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Ore 20,30

Qui sotto le maschere ormai pronte per la consegna. Mancano gli ultimi dispositivi, tra i quali i filtri arrivati due giorni fa dalla provincia di Varese grazie a una staffetta della Polizia di Stato, come descritto in una delle notizie qui a fianco.