Fallito il colosso asiatico oBike, ma in Romagna le biciclette noleggiabili restano

Il leader del bike-sharing oBike, di Singapore, ha dichiarato fallimento chiudendo – almeno per il momento – i battenti. Le simpatiche biciclette giallo-arancio parcheggiabili per la città e munite di un apposito sistema di geolocalizzazione avevano ottenuto il plauso di molti essendo state adottate in Emilia-Romagna, da Rimini a Cattolica, per passare da Ravenna e Cervia fino a Cesenatico.

L'azienda aveva portato il suo sistema che permette la condivisione biciclette negli ambiti urbani in ben 26 Stati. Le bici però, malgrado la chiusura della sede principale dovuta alle tasse e a restrizioni imposte dalle autorità di Singapore per ridimensionare il sovraffollamento di biciclette per le strade, non scompariranno dai vicoli delle città romagnole poiché il ramo italiano dell'azienda, oBike Italia, gode di ottima salute (fiscale) e assicura il proseguimento del servizio. L'attività proseguirà dalla sede di Ravenna, mantenendo il nome della casa fondatrice.

A Cesenatico nell’aprile scorso erano arrivate circa 180 bici poi raddoppiate successivamente. “Il Comune – aveva dichiarato in quell’occasione in sindaco Matteo Gozzoli al Corriere Cesenate – ha sposato e autorizzato un’attività privata rappresentata dall’azienda oBike attiva in diverse città italiane come Roma e Torino e basato sull’innovativo sistema del free-floating. L’azienda deposita in città circa 400 biciclette che serviranno a incentivare lo spostamento casa-lavoro attraverso l’utilizzo di uno smartphone. E’ un passo positivo verso un incremento della mobilità sostenibile e in questo modo esortiamo i cittadini a fare uso di mezzi ecologici”.