Il comitato culturale "il Mulino" di Villalta piange la morte di Enrico Ridolfi

Il comitato culturale "il Mulino" di Villalta, che dal 2005 allestisce nel parco pubblico della frazione il Presepe in strada, piange la morte di Enrico Ridolfi.

Socio del comitato ma soprattutto "anima" del presepe, anno dopo anno ha creato e cucito con le vecchie vele delle imbarcazioni i vestiti delle oltre venti statue a grandezza naturale che popolano la sacra rappresentazione.

Ridolfi, in pensione da tempo, ha continuato a fare il sarto fino a pochi giorni prima di ammalarsi e a spegnersi velocemente martedì scorso, dopo aver contratto il Covid-19. Aveva ottant’anni ed è stato uno storico associato di Confartigianato. A breve, nel 2023, avrebbe celebrato i suoi sessant'anni di attività. Una persona sensibile che per molti anni ha dedicato parte del suo tempo, con la maestria  che lo ha sempre contraddistinto, ad arricchire con vesti particolarmente curate i personaggi del presepe del suo borgo.

"Niente da Enrico era lasciato al caso. Ora sarà tutto più difficile - affermano gli amici del comitato -. Ma la volontà è quella di continuare con lo stesso entusiasmo di Enrico ad allestire il presepe in strada che quest'anno, per le limitazioni imposte dalla pandemia, verrà collocato in forma ridotta presso la chiesa della parrocchia".

Il gruppo di presidenza di Confartigianato cesenate e il comitato comunale Confartigianato di Cesenatico fanno sapere che nei prossimi giorni sarà consegnata "una targa alla memoria al valore artigiano di Enrico Ridolfi alla moglie Santa Delvecchio, la quale per tanti anni ha gestito li negozio di maglieria “Ridolfi” di fianco alla bottega del marito, un vero artista della sartoria, specializzato negli abiti e nei cappotti da uomo, ma che grazie a una straordinaria poliedricità spaziava con l’arte di trattare il tessuto fino alla creazione dei tendaggi". 

Enrico Ridolfi