Cesenatico
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Federica Montalti, laurea con lode con una tesi sulla Pinacoteca comunale di Cesena

La bellezza dell'arte va oltre l'emergenza sanitaria

Una discussione dal salotto di casa in videoconferenza con i professori, seduti accanto i genitori e l’aria del mare che entra dalla finestra

La bellezza dell'arte va oltre l'emergenza sanitaria

Una discussione dal salotto di casa in videoconferenza con i professori, seduti accanto i genitori e l’aria del mare che entra dalla finestra. Non era così che immaginava la conclusione del suo percorso di studio Federica Montalti, ma la felicità e la soddisfazione non sono state da meno rispetto a quella che avrebbe vissuto in un’aula universitaria.

Ventiquattro anni, di Cesenatico, lo scorso 16 marzo Federica ha portato a termine la laurea magistrale in Arti visive presso l’Università di Bologna con la tesi dal titolo “Didattica museale: uno studio condotto presso la Pinacoteca comunale di Cesena”. Centodieci e lode il voto finale del percorso di studio che ha condotta Federica, per la stesura della tesi, a frequentare e conoscere la Pinacoteca comunale di Cesena nella sua sede attuale del centro San Biagio, in attesa di essere trasferita e maggiormente valorizzata nel Palazzo Oir in piazza della Libertà. Tra le circa cento opere custodite dalla Pinacoteca comunale, vi spiccano pezzi di particolare pregio quali il “Sacrificio di Fisemia” di Gian Battista Piazzetta e le ”Stigmate di San Francesco” del Guercino. “Il mio lavoro di ricerca si è concentro sulla didattica e sulla descrizione museologica, cioè sulle varie vicende che hanno portato alla formazione della Pinacoteca per come la conosciamo ora – racconta Federica -. La discussione della tesi on line è stata pensata e resa necessaria un poco all’ultimo. Nonostante la particolarità dovuta all'emergenza sanitaria, ho vissuto questo momento importante in modo positivo. Tutto è andato al meglio e sono felice anche così”.

Dopo i festeggiamenti in famiglia, ora è il tempo del riposo forzato, buone letture e qualche film in tv. Federica si gode così queste settimane particolari pensando in avanti, quando l’emergenza sarà finita: “Mi piacerebbe poter mettere a frutto i miei studi, magari nell’insegnamento. Vorrei trasmettere la tanta bellezza di cui il nostro territorio è ricco e ancora troppo poco conosciuta, a partire dalla comunità stessa che la custodisce. La bellezza, attraverso gli occhi, è un sollievo e una ricchezza per l’anima. E oggi più che mai credo che anche l’arte possa essere di aiuto per superare i momenti bui”.

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