sicurezza
Micro-cellulari, dalla Securitaly la soluzione per non farli diventare un'arma illegale
Grazie alle loro dimensioni ridotte possono eludere i metal-detector di carceri e caserme. Ma all'azienda di Cesenatico hanno già trovato il rimedio ed è boom di ordini.

Anche il mercato italiano, grazie alle nuove piattaforme di shopping online (in particolare Wish), sta per essere invaso dai mini-cellulari made in China.
Si tratta di apparecchi che non superano i 5 centimetri di lunghezza e che, malgrado prestazioni tecnologiche estremamente affidabili, sono realizzati per il 90 per cento con plastica e resine.
Avendo al loro interno impercettibili quantitativi di metallo, riescono ad eludere facilmente i controlli dei normali metal-detector e possono entrare anche in luoghi protetti, come ad esempio le case circondariali, gli istituti di pena o le caserme, dove la presenza di cellulari è assolutamente vietata. Emblematico il caso del carcere di Ragusa dove, nelle scorse settimane, un detenuto - scoperto da una guardia penitenziaria mentre stava telefonando - è arrivato a ingoiare il micro-cellulare.
Per rilevare questi dispositivi che, se usati in modo illecito, possono rappresentare un'arma molto pericolosa in mano alla criminalità, l'azienda Securitaly di Cesenatico ha sviluppato un nuovo rilevatore (SecurSCAN® ST167-5G) in grado di intercettare i segnali radio digitali e analogici generati da qualunque apparato cellulare anche già predisposto con la nuova tecnologia 5G.
"Si tratta di un fenomeno nuovo - spiega in una nota Stefano Della Chiesa, altro socio di Securitaly -. Il mondo dei penitenziari italiani si sta già mobilitato per dotarsi dei nostri dispositivi, fra i pochissimi sul mercato in grado di rilevare non solo l'impercettibile quantitativo di metallo che si trova al loro interno, ma anche le deboli scariche microelettriche e le onde wireless generate dall'attività dei micro-cellulari".
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