personaggi locali
Sala: si sono svolti oggi i funerali di Gino Pagliarani
Fu direttore di banca alla Cassa di Risparmio di Cesena, poi assessore comunale e volontario alla "Nuova Famiglia" di Cesenatico
Giovedì 13 dicembre si sono svolti a Sala di Cesenatico i funerali di Gino Pagliarani (foto) già direttore di banca (Cassa di Risparmio), poi assessore comunale e, in ultimo, volontario alla “Nuova Famiglia” di Cesenatico. Tanta gente ha gremito la chiesa-santuario di Sala per l'estremo saluto ad una persona cordiale, generoso, impegnato nel sociale ed anche appassionato delle vicende storiche di famiglia. Più di dieci anni proprio per Natale regalò a tutti i parenti un manifesto dove, oltre alla genealogia, tracciò le vicende della famiglia Pagliarani i cui ceppi erano soprannominati i “Manghèin” (da Domenico), fabbri di professione, e i ”Massimin” (da Massimo il capostipite), trebbiatori e per questo molto conosciuti nella zona. Riguardo i “Manghèin”, da cui discende Gino Pagliarani, un suo avo Matteo residente a Sant’Angelo di Gatteo fu protagonista di un episodio di portata storica: la sera dell'1 agosto 1849, il generale Garibaldi, proveniente da San Marino e diretto a Cesenatico, sostò presso la sua casa di Sant’Angelo (dove è stata apposta un lapide a ricordo) - che era insieme bottega da fabbro e osteria - e in quel frangente gli venne offerto dal Pagliarani dell’ottimo vino gratis. Atto generoso e temerario al tempo stesso considerando i tempi, tant’è che Garibaldi, ringraziando per il gesto, ebbe a dire: «…ti regalerò una sella da cavallo con la quale fare scarpe per i tuoi figli…» e così fece Matteo Pagliarani senza dire nulla a nessuno men che meno alle autorità del luogo per evitare guai.
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