Dal Mondo

La guerra, quella vera, è entrata nel nostro quotidiano. Sembra un film, persino surreale. Invece è la realtà, quella con la quale siamo chiamati a confrontarci oggi

La guerra non è solo in Ucraina, purtroppo. Secondo i dati più recenti sui conflitti dimenticati di Caritas italiana nel 2021 erano 22 quelli ad alta intensità. Con l'Ucraina si è arrivati a 23. Se invece si tengono in considerazione anche le crisi croniche e le escalation violente si arrivava a 359 conflitti nel 2020. Una scheda per ricordarne almeno alcuni

Gholam Najafi è un giovane scrittore afghano, fuggito nel 2000 dal suo Paese a soli 10 anni, dopo l'uccisione del papà da parte dei talebani. Gholam è arrivato in Italia nel 2006, vive a Venezia dove si è costruito una nuova vita grazie allo studio e al suo amore per la letteratura. Al Sir ha ripercorso la sua storia di sofferenza, di sogni e di ricordi 'fissati' nei suoi libri

Lettera del cardinale Hollerich e del reverendo Krieger ai presidenti Putin e Zelensky: “Tra pochi giorni i cristiani di tutto il mondo ricorderanno la passione e la morte di Gesù Cristo e celebreranno la sua risurrezione. Queste celebrazioni pasquali sono al centro della fede cristiana e sono il culmine dell'anno liturgico”

Le dichiarazioni del Patriarca di Mosca Kirill a sostegno del conflitto militare in corso in Ucraina e a favore del presidente russo Putin stanno provocando nel mondo ecumenico un vero e proprio scossone tanto da spingere molti a chiedere al Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) di "espellere" il Patriarcato di Mosca. Il Sir ha girato la domanda direttamente al segretario generale ad interim, il reverendo Ioan Sauca

L’arcivescovo chiede anche di pregare “per tutti coloro che ora sono al fronte; per tutti coloro che aiutano le persone a superare questo momento difficile; per tutti i volontari; per tutti i medici e sacerdoti che servono coraggiosamente militari e civili. Preghiamo per i nostri nemici affinché Dio cambi i loro cuori in modo che possano distinguere tra il bene e il male"

La guerra ha cambiato in profondità anche la “geografia” fisica e spirituale della Chiesa in Ucraina. “Siamo diventati – osserva don Taras Zheplinskyi - una chiesa unita attorno al comandamento di amare Dio e il prossimo. Una Chiesa, che nonostante il pericolo, rimane e sceglie di stare a fianco della gente che soffre. Una Chiesa che cerca di proteggere e salvare la vita. Una Chiesa al servizio di tutti, nella società