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Alfred Hitchcock a 125 anni dalla nascita
Il genere cinematografico privilegiato dal film maker è il thriller. Numerosi i suoi seguaci, tra cui Dario Argento
Ieri avrebbe compiuto 125 anni uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale: Alfred Hitchcock. Nato appunto il 13 agosto 1899 a Londra, incominciò ad appassionarsi al cinema fin da giovane età. Il suo primo incarico nel mondo della Settima Arte fu di disegnatore dei titoli e delle didascalie dei film muti presso la casa di produzione "Famous Players-Lasky-Studios", l'antenata della Paramount Pictures. Il suo esordio alla regia fu nel 1925 con "Il labirinto delle passioni", girato parzialmente in Italia, tra Alassio, Genova e il lago di Como. Da lì in poi incominciò la sua sfavillante carriera da regista costituita da circa 54 film, tra i quali si annovera il primo lungometraggio sonoro europeo, "Ricatto" del 1929.
Il genere cinematografico privilegiato dal film maker è il thriller, scandito da grandi momenti di suspense. Ciò che rende la "sorpresa" dei film horror diversa dalla "suspense" hitchcockiana è che, mentre nella prima, il pubblico viene sorpreso dall'arrivo inaspettato di qualcuno o qualcosa, nella seconda gli spettatori vivono invece momenti di ansia perché vedono il pericolo incombente sui personaggi prima che venga scorto dagli stessi.
Tantissimi i capolavori nati dalla mente di Hitchcock, tra i quali "La finestra sul cortile", "Intrigo internazionale", "Psyco" e "Gli uccelli". Durante la sua carriera, il regista londinese ha vinto il premio Oscar "alla memoria Irving G. Thalberg", due Golden Globe, primo premio BAFTA Fellowship Award e il titolo di "gran ufficiale dell'Ordine dell'impero britannico".
Come molti altri suoi famosi colleghi, anche il rapporto tra Hitchcock e gli Oscar fu conflittuale. A parte l'Oscar onorario già menzionato, non vinse nessuna statuetta per la miglior regia, ma al massimo ricevette cinque nomination: nel 1941 per "Rebecca - La prima moglie", nel 1945 per "Prigionieri dell'oceano", nel 1946 per "Io ti salverò", nel 1955 per "La finestra sul cortile" e nel 1961 per "Psyco". Nonostante questo, una sua pellicola ebbe l'onore di vincere il premio Oscar al miglior film, "Rebecca - La prima moglie" nel 1941, con la statuetta che andò al produttore, David O. Selznick. Lo stile di Hitchcock influenzò molti registi come Martin Scorsese, Quentin Tarantino, Steven Spielberg e il nostro Dario Argento. Morto a Los Angeles il 29 aprile 1980, Hitchcock vivrà per sempre nei suoi film in quanto, come dice la musicista Maria Cristina Paolucci, "l'arte emoziona e rende immortali chi la esprime".
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