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VIOLENZA

Colombia: la Comunità di Sant’Egidio chiede un nuovo “patto nazionale per la pace”

Come rivelano le crescenti violenze, tensioni e presenza di gruppi armati, il processo che sembrava così promettente si è in effetti inceppato 

Gianni La Bella - Comunità di Sant'Egidio

Un nuovo “patto nazionale per la pace”. È la proposta che la Comunità di Sant’Egidio avanza per la Colombia, attraverso un articolo firmato da Gianni La Bella, responsabile dell’organizzazione per l’America Latina, e pubblicato martedì scorso dal maggiore quotidiano colombiano, “El Tiempo”, edito a Bogotá.

La Bella traccia un disincantato bilancio a quattro anni dall’accordo di pace tra il Governo e le Farc, cui contribuì la stessa Comunità di Sant’Egidio. “È necessario ed è un imperativo – scrive La Bella – che tutti i componenti della società colombiana – i partiti, le forze sociali, i sindacati, i movimenti di indigeni e afrodiscendenti e la società civile – si accordino su un nuovo ‘patto nazionale’, che favorisca un ‘risveglio’ del Paese che sia capace di cambiare il corso della storia, liberando la Colombia dal ricatto incrociato delle memorie contrapposte e affrontando con tenacia e creatività la sfida definitiva della pace e della riconciliazione”.

Come rivelano le crescenti violenze, tensioni e presenza di gruppi armati, il processo che sembrava così promettente si è in effetti inceppato e in particolare nelle ultime settimane “il clima politico e sociale si è deteriorato in forma grave, con il ritorno a scenari del passato”.

L’articolo analizza varie cause di tipo politico, economico e sociale e cita sopra tutte “la mancanza di una convinta volontà del Governo di Iván Duque di attuare gli accordi nella loro totalità”, anche attraverso una presenza autorevole e assidua negli organismi nella quale sono inseriti anche i rappresentanti dei Paesi garanti dell’accordo di pace.

La Bella scrive che questa situazione di impasse è stata strumentalizzata dai leader delle Farc che sono tornati a imbracciare le armi e fa notare che il processo di pace non è certo stato favorito dalla brusca interruzione, decisa dal Governo, del dialogo di pace con la seconda guerriglia, l’Esercito di liberazione nazionale. Preoccupazione viene espressa nell’articolo anche per “gli attacchi indiscriminati contro la Commissione della Verità e il suo presidente, il gesuita Francisco de Roux".

Il responsabile di Sant’Egidio ricorda le speranze suscitate dalla visita in Colombia, nel 2017, di Papa Francesco, una “grande opportunità” per l’invito rivolto a tutti i colombiani di “voltare pagina”. Per questo, La Bella è convinto che nel prossimo futuro, guardando alla prospettiva di un nuovo patto per la pace, un ruolo fondamentale possa essere svolto dalla Chiesa, la cui funzione per orientare il Paese è “determinante”.

Fonte: Sir
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