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Commissione Ue: “corridoi di solidarietà” per aiutare l’Ucraina a esportare i propri cereali. A rischio 20 milioni di tonnellate di grano

Migliaia di vagoni ferroviari e autocarri sono in attesa di sdoganamento alle frontiere ucraine

Foto archivio SIR/Marco Calvarese

“Nell’ambito della risposta di solidarietà dell’Ue nei confronti dell’Ucraina”, la Commissione ha presentato oggi “una serie di iniziative volte ad aiutare l’Ucraina a esportare i suoi prodotti agricoli”. È quanto segnala una nota diffusa a Bruxelles. “A seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e del blocco dei porti ucraini, i cereali e altri prodotti agricoli dell’Ucraina non possono più raggiungere le loro destinazioni. La situazione minaccia la sicurezza alimentare mondiale e vi è l’urgente necessità di creare percorsi logistici alternativi che utilizzino tutte le modalità di trasporto”. La Commissione intende disporre un piano d’azione per la realizzazione di “corridoi di solidarietà” che consentano all’Ucraina di esportare i propri cereali ed anche di importare ciò di cui necessita, dagli aiuti umanitari ai mangimi per animali fino ai fertilizzanti.

Adina Vălean, commissaria per i trasporti, ha dichiarato: “20 milioni di tonnellate di cereali devono lasciare l’Ucraina in meno di tre mesi utilizzando l’infrastruttura dell’Ue. Si tratta di una sfida gigantesca, per la quale è essenziale coordinare e ottimizzare le catene logistiche, creare nuove rotte ed evitare, per quanto possibile, le strozzature”. La proposta dell’esecutivo Ue “riguarda le soluzioni di emergenza, ma anche misure a medio e lungo termine per collegare e integrare meglio l’infrastruttura ucraina con quella dell’Unione. Per soluzioni sia a breve che a lungo termine collaboreremo con le autorità ucraine e con gli Stati membri, in particolare quelli vicini all’Ucraina, che non hanno risparmiato sforzi per dare il loro sostegno durante questa crisi”.

Migliaia di vagoni ferroviari e autocarri sono in attesa di sdoganamento alle frontiere ucraine, spiegano al Palazzo Berlaymont, sede della Commissione. Il tempo di attesa medio per i vagoni ferroviari è attualmente di 16 giorni, ma presso alcune frontiere può raggiungere i 30 giorni. Altri cereali sono ancora immagazzinati e trattenuti nei silos ucraini, pronti per l’esportazione. “Un problema è costituito dai diversi scartamenti ferroviari: i vagoni ucraini non sono compatibili con la maggior parte della rete ferroviaria dell’Ue, pertanto la maggioranza delle merci deve essere trasbordata su autocarri oppure su altri convogli conformi allo scartamento standard dell’Ue”. Questo processo richiede molto tempo e le strutture di trasbordo lungo le frontiere scarseggiano.

Per affrontare questi ostacoli e realizzare i corridoi di solidarietà la Commissione, insieme agli Stati membri e alle parti interessate, lavorerà nel breve periodo alle seguenti iniziative prioritarie: materiale rotabile, navi e autocarri aggiuntivi per il trasporto delle merci; capacità delle reti di trasporto e dei terminali di trasbordo (in sostanza le spedizioni ucraine per l’esportazione di prodotti agricoli dovrebbero avere la precedenza); operazioni doganali e altri controlli: la Commissione esorta le autorità nazionali ad applicare la massima flessibilità e a mettere a disposizione il personale adeguato per accelerare le procedure ai valichi di frontiera.

Fonte: Sir
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