70esimo dichiarazione
Consiglio d’Europa: monsignor Gallagher, “universalità dei diritti riposa su carattere universale della persona umana”
I diritti umani di ogni persona non sono mai separabili dai diritti umani di tutti all’interno della comunità
(Strasburgo) Il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo costituisce “un’occasione propizia per rilanciare quella ‘fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna’, di cui si ha una eloquente espressione nel Preambolo” della stessa Dichiarazione. “L’universalità dei diritti riposa sul carattere universale della persona umana stessa, che le è intrinseco in ragione della sua naturale apertura ad una verità che la trascende”. Lo ha affermato monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati della Santa sede, nel corso di un seminario tenutosi ieri a Strasburgo al Consiglio d’Europa per l’anniversario della Dichiarazione.
Il titolo del seminario era “La sfida dell’universalità. Sguardi incrociati 70 anni dopo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. L’iniziativa era promossa dalla Missione permanente della Santa Sede presso il CdE assieme all’Ufficio cattolico internazionale per l’infanzia (Bice) e con il Centro europeo per il diritto e la giustizia (Eclj-Strasbourg). Monsignor Gallagher ha affermato: “In questa apertura alla verità e al bene universale si trova il fondamento dell’unità del genere umano. È proprio su questa comune apertura che si fonda l’universalità della famiglia umana. Per questo motivo i diritti umani di ogni persona non sono mai separabili dai diritti umani di tutti all’interno della comunità”.
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