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Ebrei-cristiani: Monda (L’Osservatore Romano), “franchezza condizione per vero dialogo”
Oggi alla presentazione del volume “Ebrei e cristiani. Benedetto XVI in dialogo con il rabbino Arie Folger”, curato da Elio Guerriero ed edito da San Paolo
“La massima franchezza è la condizione per un vero dialogo teologico”. Ne è convinto Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano, che questo pomeriggio è intervenuto alla presentazione del volume “Ebrei e cristiani. Benedetto XVI in dialogo con il rabbino Arie Folger”, curato da Elio Guerriero ed edito da San Paolo, che raccoglie il carteggio tra il papa emerito e il rabbino capo di Vienna che è stato a capo della commissione che ha preparato “Tra Gerusalemme e Roma”, il primo e più importante documento di parte ebraica sul dialogo tra ebrei e cattolici.
Nel libro di Guerriero, ha fatto notare Monda, “c’è un riconoscimento franco delle distinzioni, ma con il desiderio di fare fratellanza”. Del resto, è importante che “la teologia si mette in gioco” e che “si discuta”, ma occorre “guardarsi negli occhi”. Come testimonia, ha aggiunto Monda, papa Francesco, “uomo di dialogo, che nel suo viaggio in Macedonia e Bulgaria ha detto di aver scoperto che la cosa più importante è il ‘faccia a faccia’”. Dal carteggio, ha rilevato il direttore dell’Osservatore Romano, emerge “il garbo e la finezza di Benedetto XVI”. E, ha concluso, “in un mondo che ha perso il senso della gentilezza, la presenza stessa di quest’uomo garbato e fine è segno di contraddizione”.
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