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Le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Oggi la Giornata internazionale dell’infermiere. Mafia, maxiblitz a Palermo

La rassegna stampa del mattino a cura dell'agenzia Sir

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Giornata internazionale dell’infermiere. Papa Francesco prega per il loro “esempio di eroicità”

Oggi è la Giornata internazionale dell’infermiere. Mai come in questi mesi si è parlato di loro: gli angeli, gli eroi. Sono le infermiere e gli infermieri, oltre che i medici, che in prima linea nella lotta la Coronavirus hanno anche svolto la funzione di confidenti e tramite con le famiglie per le tante persone ammalate che sono morte sole. La giornata coincide con la data di nascita di Florence Nightingale considerata la fondatrice della professione, venuta al mondo esattamente 200 anni fa. “Oggi è la Giornata degli infermieri”, ha detto Papa Francesco all’inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta. “Ieri ho inviato un messaggio. Preghiamo oggi per gli infermieri, le infermiere, uomini, donne, ragazzi, ragazze, che hanno questa professione, più di una professione, è una vocazione, una dedizione. Il Signore li benedica. E in questa tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità. E alcuni hanno dato la vita”.

Fase 2. Bar, ristoranti e parrucchieri, linee guida nei prossimi giorni per riaprire dal 18 maggio

Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. È quanto emerso, secondo quanto si apprende, nel corso dell’incontro tra governo e regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza. “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia. Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati della curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del Ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus.  Gli interventi saranno tempestivi, viene spiegato, in stretto contatto tra governo e regioni.

Mafia. Maxiblitz a Palermo, “Cosa nostra pronta a sfruttare la crisi Covid”

La Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato 91 tra boss, gregari, estortori e prestanomi di due storici clan palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella. In manette sono finiti esponenti di storiche famiglie mafiose palermitane come quelle dei Ferrante e dei Fontana. Dall’inchiesta della Dda di Palermo emerge che Cosa nostra era pronta a sfruttare l’emergenza Covid-19 tra attività ferme per il lockdown, la drammatica crisi economica e imprese sull’orlo della chiusura. Il gip che ha disposto gli arresti parla di “contesto assai favorevole per il rilancio dei piani dell’associazione criminale sul territorio d’origine e non solo”.

Coronavirus Covid-19. Nelle terapie intensive meno di 1.000 pazienti

Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 999, 28 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 7. I dati, come sempre, sono stati resi noti ieri sera dalla Protezione civile. Le vittime per Coronavirus in Italia sono salite a 30.739, con un incremento di 179 in un giorno.  Attualmente sono 82.488 i malati di coronavirus in Italia mentre i pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 106.587.

Migranti. M5s frena sull’accordo, “intesa non sia sanatoria”

Braccio di ferro tra M5s e gli alleati di governo sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano come braccianti, colf o badanti. La riunione del Cdm slitta, tra le tensioni, a oggi pomeriggio. E M5s insiste che un accordo ancora non c’è e va trovato. Ma gli alleati temono un tentativo di far saltare la norma, instradarla su un binario morto o comunque continuare a mettere in discussione ogni forma di mediazione. Perciò ieri sera sia il ministro Roberto Gualtieri siae fonti governative del Pd assicurano che la norma sarà in Cdm, così come concordato domenica notte. Nel testo, spiegano i Dem, “sono stati inseriti una serie di vincoli per accogliere le obiezioni di M5s, inclusa l’esclusione di ogni sanatoria per chi sia stato condannato per reati come il caporalato: non si può continuare a discutere all’infinito”. Al premier Giuseppe Conte, dicono le stesse fonti, spetterà una mediazione.

Fonte: Sir
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