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Riepilogo

Notizie del giorno: Giovedì Santo, Gaza, proiezioni elezioni europee, Libia, abusi in Repubblica Ceca, rifiuti

Il riassunto della giornata odierna curato dall'Agenzia Sir.

Notizie del giorno: Giovedì Santo, Gaza, proiezioni elezioni europee, Libia, abusi in Repubblica Ceca, rifiuti

Papa Francesco: Messa in Coena Domini, “il vescovo non è il più importante, deve essere il più servitore”. “La regola del Vangelo è la regola del servizio”

“Il vescovo non è il più importante, il vescovo deve essere il più servitore”. Perché “la regola di Gesù, la regola del Vangelo” è “la regola del servizio”. Con queste parole, pronunciate a braccio come tutta l’omelia, il Papa ha spiegato il gesto della lavanda dei piedi a 12 detenuti del carcere di Velletri, che ha compiuto subito dopo. “Ho ricevuto una lettera da voi”, ha esordito Francesco, ringraziando i detenuti per le tante “cose belle” che hanno scritto e dichiarandosi “molto unito a tutti, a coloro che stanno qui e a quelli che non ci sono”. “Abbiamo sentito cosa ha fatto Gesù”, ha detto Francesco riferendosi al brano del Vangelo letto poco prima. “Gesù fa un gesto da schiavo: lui che aveva tutti i poteri, che era il Signore, fa un gesto da schiavo. E poi consiglia a tutti: fate voi questo gesto tra di voi, cioè servite l’uno all’altro, siate fratelli nel servizio, non con l’ambizione di chi domina l’altro. Servizio. Questa è la fratellanza, e la fratellanza è umile, sempre”. “Io farò questo gesto”, ha detto il Papa: “La Chiesa vuole che il vescovo lo faccia tutti gli anni, almeno una volta l’anno, il Giovedì Santo, per imitare Gesù”. “Ognuno deve essere servitore degli altri, è la regola di Gesù, la regola del Vangelo: la regola del servizio, non di fare del male, di umiliare gli altri”. (clicca qui)

Papa Francesco: Messa Crismale, “siamo unti per ungere”. “Colui che impara a ungere e a benedire si salva dalla meschinità, dall’abuso e dalla crudeltà”

“Non dobbiamo dimenticare che i nostri modelli evangelici sono questa gente, questa folla con questi volti concreti, che l’unzione del Signore rialza e vivifica”. È l’invito lanciato dal Papa, in primo luogo, ai cardinali, vescovi e sacerdoti che hanno concelebrato con lui, nell’omelia della Messa del Crisma celebrata oggi nella basilica di San Pietro, primo atto dei riti del Triduo pasquale. “Essi sono coloro che completano e rendono reale l’unzione dello Spirito in noi, che siamo stati unti per ungere”, ha proseguito Francesco: “Siamo stati presi in mezzo a loro e senza timore ci possiamo identificare con questa gente semplice”. “Mentre ungiamo siamo nuovamente unti dalla fede e dall’affetto del nostro popolo. Ungiamo sporcandoci le mani toccando le ferite, i peccati, le angustie della gente; ungiamo profumandoci le mani toccando la loro fede, le loro speranze, la loro fedeltà e la generosità senza riserve del loro donarsi, che tanti qualificano come superstizione”. “Colui che impara a ungere e a benedire si sana dalla meschinità, dall’abuso e dalla crudeltà”, la ricetta del Papa: “In mezzo alla nostra gente: è il posto più bello!”. (clicca qui)

Gaza: Abunassar (Chiese cristiane), “da Israele niente permessi ai cristiani per andare a Gerusalemme per Pasqua”

Nessun permesso è stato concesso da Israele ai cristiani di Gaza per permettere loro di uscire dalla Striscia e recarsi a Gerusalemme per pregare durante le feste pasquali. A dichiararlo al Sir è Wadie Abunassar, responsabile per i media dei leader delle Chiese cristiane in Terra Santa. “Abbiamo appreso – afferma – che le autorità israeliane hanno deciso di non permettere ai residenti cristiani di Gaza di venire a Gerusalemme per partecipare alle celebrazioni pasquali”. Permesso invece accordato a circa 200 gazawi diretti in Giordania. “Gerusalemme deve essere aperta a tutti!”, ribadisce Abunassar, che aggiunge: “Ambienti israeliani sostengono che il mancato permesso ai cristiani di Gaza di recarsi a Gerusalemme sia motivato dal fatto che alcuni di loro, violando i permessi, non fanno rientro nella Striscia restando in Cisgiordania illegalmente”. (clicca qui)

Parlamento Ue: proiezioni sul voto di maggio. In Italia Lega avanti, ma in calo, M5S e Pd quasi appaiati

(Strasburgo) Lega al 31,4%, Movimento 5 Stelle al 21,5%, Partito democratico al 20,0%, Forza Italia al 10,1%: il Parlamento europeo diffonde le nuove – e ultime – proiezioni elettorali in vista del 26 maggio, segnalando per l’Italia il partito di Salvini saldamente al primo posto, pur in lieve flessione, seguito da Cinquestelle e Pd (in crescita) quasi appaiati. Forza Italia è al quarto posto. La distribuzione dei seggi dovrebbe così risultare: 26 eurodeputati alla Lega, 18 a M5S, 16 al Pd, 9 a Forza Italia, 4 a Fratelli d’Italia, che supera di poco lo sbarramento del 4%. Un ulteriore seggio sarebbe inoltre assegnato alla Sudtiroler Volkspartei. Nessun altro partito supererebbe la soglia di sbarramento. I dati diffusi fanno riferimento al 15 aprile, realizzati con una media di sondaggi prodotti da Swg, Emg, Termometro politico, Tecné, Ipsos, Istituto Piepoli ed Euromedia Research. Dato che l’uscita del Regno Unito dall’Ue è stata ufficialmente prorogata al 31 ottobre, nelle proiezioni di oggi, a differenze di quelle di febbraio e marzo, i seggi totali dell’Eurocamera tornano 751, di cui 73 (e non più 76) all’Italia. (clicca qui)

Libia: Caritas Italiana, “escalation violenza sempre più preoccupante. Fare il possibile per fermare la guerra”

“L’escalation della violenza rende la situazione in Libia sempre più preoccupante. Centinaia le vittime e oltre 25.000 gli sfollati interni fuggiti dalle aree di scontro, ma il numero aumenta di ora in ora, via via che il conflitto si espande. Se i combattimenti non cesseranno, incombe il rischio di una crisi umanitaria di vaste proporzioni su scala regionale con flussi importanti di profughi nei paesi limitrofi: Tunisia, Algeria, Egitto in primis, e anche verso le coste europee”. Lo ha denunciato in una nota oggi Caritas Italiana. Ancora una volta, sottolinea Caritas Italiana, “le vittime della guerra sono soprattutto i civili costretti a fuggire, intrappolati tra il fuoco delle diverse fazioni, ostacolati nell’accesso a cibo, altri beni e servizi essenziali. Tra questi le fasce più vulnerabili – minori, donne, anziani, malati, disabili, migranti nei centri di detenzione – sono destinati a subire le conseguenze peggiori del conflitto”. “Facendo eco agli appelli che il Papa ha più volte lanciato per la pace in Africa e in Medio Oriente, chiediamo – l’appello di Caritas Italiana – a tutti coloro che hanno responsabilità di mettere al centro il bene delle persone e fare tutto il possibile per fermare la guerra”. (clicca qui)

Repubblica Ceca: Conferenza episcopale, aprirà a maggio il centro di primo contatto per le vittime di abusi sessuali

(Bratislava) Il nuovo centro di primo contatto rivolto ai minori che hanno subito abusi sessuali aprirà i battenti il 1° maggio 2019. La sua fondazione è stata approvata dai vescovi cechi nella plenaria di marzo in risposta all’appello lanciato da Papa Francesco al clero di affrontare il problema degli abusi sessuali nella Chiesa in modo rigoroso e concreto. I presuli sottolineano che ogni singolo caso non è solo “un reato penale, ma anche un grave peccato con un impatto umano e spirituale sulla vita delle vittime, per non parlare del fatto che tale comportamento da parte del clero fa sì che la Chiesa perda credibilità”. I rappresentanti della Conferenza episcopale e della Conferenza dei religiosi e delle religiose ritengono che l’istituzione del centro di contatto faciliterà l’accesso delle vittime al sostegno psicologico e pastorale. (clicca qui)

Rifiuti: Fise Assoambiente, “entro due anni discariche sature. Aumentare raccolta differenziata”. Urgente “strategia nazionale”

Per cogliere la sfida europea della Circular economy (65% di riciclo effettivo e 10% in discarica al 2035 per i rifiuti urbani) occorrerà “aumentare sensibilmente la raccolta differenziata (fino all’80%, considerato il tasso di resa rispetto ai rifiuti urbani intercettati) e la capacità di riciclo (+4 mln di tonnellate) del nostro Paese, limitando il tasso di conferimento in discarica e innalzando al 25% la percentuale di valorizzazione energetica dei rifiuti al fine di chiudere il ciclo”. Lo afferma il Rapporto “Per una strategia nazionale dei rifiuti”, presentato oggi a Roma da Fise Assoambiente. Il report lancia l’allarme discariche: “Oggi la capacità residua ha un’autonomia limitata: tra circa 2 anni sarà esaurita la capienza delle discariche del Nord del Paese, tra meno di un anno stesso destino toccherà al Centro, mentre diverse aree del Sud sono già oggi in emergenza”. Per Fise Assoambiente “è ora di definire su scala nazionale una ‘strategia per la gestione rifiuti’ di lungo periodo. Necessari investimenti in impianti di riciclo, recupero e smaltimento per 10 miliardi di euro”. (clicca qui)

Fonte: Sir
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