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Riepilogo

Notizie del giorno: Juncker alla Comece, Bassetti su media e religione, Siria, Argentina, Global Climate Strike For Future, migranti in Grecia, tendopoli San Ferdinando

Il riassunto della giornata odierna curato dall'Agenzia Sir.

Notizie del giorno: Juncker alla Comece, Bassetti su media e religione, Siria, Argentina, Global Climate Strike For Future, migranti in Grecia, tend...

Comece: Juncker, “faccio appello a voi uomini saggi. In questo momento l’Europa ha bisogno di pazienza e determinazione”

(dall’inviata a Bruxelles) “Faccio appello a voi uomini saggi. Gli uomini saggi sono pazienti e determinati e l’Europa in questo momento ha bisogno di pazienza e determinazione”. Con queste parole Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha concluso il suo intervento ai vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Ue, riuniti in questi giorni a Bruxelles per la loro Assemblea. Juncker nella sede della Comece ha rivolto ai vescovi un discorso di 50 minuti in cui ha affrontato a 360 gradi i nodi presenti e le sfide future dell’Europa. Ha esordito dicendo che l’Unione europea “è sicuramente migliore di quello che si dice”. È innanzitutto “un progetto inclusivo” chiamato – come amava dire Giovanni Paolo II – a “respirare con due polmoni”. Un continente impregnato dei valori cristiani, dove “la dignità della persona umana” è “rispettata indipendentemente dalla razza e dall’orientamento sessuale”. Juncker ha poi espresso tutto il suo apprezzamento per l’appello al voto che i vescovi Ue hanno rivolto il 14 febbraio a tutti i cittadini, giovani e anziani, in vista delle elezioni europee di fine maggio. “L’Europa – ha detto Juncker – non può essere lasciata in mano solo ai politici”. “L’Europa è competenza di tutti”. (clicca qui)

Religione: card. Bassetti, “grandi media nazionali la stereotipizzano rinchiudendo il suo messaggio in recinti comunicativi”

Sui “grandi media nazionali” la religione subisce “un processo di banalizzazione o, meglio, di stereotipizzazione”. Lo sottolinea il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, evidenziando che “l’esigenza del racconto, al tempo stesso, veloce, sintetico e spettacolare, dei grandi media nazionali contribuisce alla costruzione di questo processo di stereotipizzazione della religione che non solo non aiuta a comprendere il messaggio veicolato, ma addirittura lo rinchiude dentro a dei canali narrativi che spesso sono dei veri e propri recinti comunicativi”. Recinti in cui, osserva, “è molto difficile cogliere il significato profondo del messaggio ed è ancor più ostico affrontare un dibattito”. In un intervento pubblicato oggi dal settimanale cattolico umbro “La Voce”, il card. Bassetti si sofferma sul rapporto tra “religione, media e spazio pubblico” e invita “chi studia e riflette sulla comunicazione” ad avere “amore per la verità” che “vuol dire non solo affermare, ma vivere la verità, testimoniarla con il proprio lavoro”. Nello stesso intervento, il card. Bassetti definisce “un presidio importante sul territorio dove la Chiesa locale vive ed opera, e dove ha la possibilità di esprimersi liberamente e di raggiungere le famiglie e le persone” i settimanali cattolici che, con la loro presenza capillare in tutto il Paese, sono espressione di una “comunicazione di prossimità”. (clicca qui)

Siria: Bruxelles, oggi 80 delegazioni ministeriali “per sostenere il futuro del Paese e della regione”

(Bruxelles) Dopo due “giorni del dialogo” sulla Siria a cui hanno partecipato centinaia di rappresentanti espressione della società civile e delle Ong attorno alle due priorità principali della resilienza e lo sviluppo regionale da un lato e il sostegno umanitario dall’altra, oggi i ministri degli esteri si sono riuniti nel quadro dell’iniziativa per “sostenere il futuro della Siria e della regione”. Al Parlamento europeo 80 delegazioni ministeriali di 50 Paesi e numerose organizzazioni regionali hanno lavorato per “mantenere la Siria e il popolo siriano in cima all’agenda internazionale”, ha spiegato Federica Mogherini, in apertura dei lavori. Si è discusso degli “aspetti chiave della crisi siriana” nello sforzo di “mantenere l’impegno internazionale nel fornire assistenza al popolo siriano e alle comunità che lo accolgono”. L’Ue ha investito quasi 17 miliardi di euro per i rifugiati siriani dal 2011 e Mogherini aprendo i lavori ha annunciato l’impegno economico dell’Ue per altri 2 miliardi di euro nel 2019. “Ma al di là degli impegni”, ha sottolineato Mogherini, “è essenziale contribuire al rilancio del processo politico guidato dall’Onu”. (clicca qui)

Argentina: vescovi su elezioni presidenziali, “candidati presentino proposte concrete per dramma lavoro”

Mentre “ascoltiamo la drammatica richiesta di lavoro” da parte dei cittadini, “chiediamo che i candidati presentino proposte concrete ai cittadini nei loro programmi, e che, a loro volta, le campagne elettorali siano austere, con finanziamenti trasparenti”. È dedicato all’imminente scadenza delle elezioni presidenziali il messaggio finale della 117ª Assemblea plenaria della Conferenza episcopale argentina (Cea), diffuso oggi. “La nobiltà della vocazione politica – sottolineano i vescovi argentini – chiede ai leader la responsabilità di collaborare perché il popolo sovrano sia artigiano della sua storia. Abbiamo bisogno di politici che ci aiutino a guardare più in là della congiuntura e che propongano autentici cammini di amicizia sociale”. Proprio in un momento di crescente povertà, “non vogliamo perdere la speranza di andare avanti, assumendo la sfida di passare dalla cultura della voracità e dello scarto a quella della cura di tutta la vita e della nostra casa comune, della fraternità e dell’ospitalità”. (clicca qui)

Clima: Costa (min. Ambiente), “i ragazzi hanno compreso i rischi e si preoccupano per le generazioni future”

Da Nairobi, in Kenya, dove rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo si incontrano in questi giorni per l’assemblea delle Nazioni Unite sull’ambiente, il ministro Sergio Costa affida ad un video il suo appoggio alle manifestazioni organizzate dai giovani di tutto il mondo per dire stop ai cambiamenti climatici, i “Fridays for future”. Si tratta, spiega Costa, di “ragazzi che si stanno attivando perché hanno compreso i rischi del mutamento climatico e si preoccupano per le generazioni future. Non lo fanno quindi per una bandiera, ma per ricordare al mondo che abbiamo un solo pianeta, o lo salviamo o non ci salverà”. (clicca qui)
Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, ha annunciato l’adesione alla Manifestazione mondiale: “Domani migliaia di ragazzi aderiranno al ‘Global Climate Strike For Future’ la manifestazione mondiale nata per chiedere interventi concreti contro il riscaldamento globale, l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Non posso che dirmi vicino a questi ragazzi e a questa grande battaglia: è in gioco il loro futuro e i Governi di tutto il mondo non fanno ancora abbastanza per salvaguardarlo”. Mentre Legambiente sarà domani nelle piazze di 108 città italiane, dove giovani e volontari dell’associazione sfileranno insieme a studenti e cittadini “contro le mancate politiche per fermare la febbre del pianeta”.

Migranti: Oxfam e 23 Ong ai leader Ue, “nelle isole greche migliaia di persone allo stremo. Accordo con Turchia produce disumanità”

“Un inverno in trappola nelle isole greche in condizioni disumane: a tre anni dalla sua firma, l’accordo tra l’Unione europea e la Turchia, per la gestione dei flussi migratori e il rimpatrio di migranti irregolari, ha prodotto solo politiche miopi, insostenibili e disumane. I primi a farne le spese sono uomini, donne e bambini in fuga dalla violenza e dalla guerra, intrappolati in Grecia”. È la denuncia contenuta in una lettera aperta inviata oggi ai leader europei da Oxfam e 23 Ong: nel 2018 fino a 20.000 persone si sono ritrovate a vivere ammassate nei campi dell’Unione europea delle isole greche. Solo lo scorso inverno circa 12.000 persone – il doppio della capacità massima dei campi allestiti – hanno trascorso mesi interi in centri di accoglienza e identificazione sovraffollati, dormendo in tende non riscaldate con accesso all’acqua corrente e all’elettricità solo poche ore al giorno. Tantissime famiglie già vittime di traumi nei Paesi di origine, come la Siria, si sono così ritrovate esposte al rischio di subire nuove violenze, molestie e sfruttamento. “Una situazione inaccettabile causata da politiche europee che intrappolano i richiedenti asilo negli hotspot dell’Unione sulle isole greche, piuttosto che ospitarli in centri di accoglienza sicuri sulla terraferma”, affermano le organizzazioni umanitarie. Altra conseguenza dell’Accordo Ue-Turchia è che mentre il numero delle domande di asilo in Europa è diminuito, le richieste in Grecia sono aumentate negli ultimi tre anni: a Lesbo sono triplicate, superando le 17.000 solo nel 2018. (clicca qui)

Sgombero tendopoli San Ferdinando: esperti Onu, “preoccupati per assenza adeguate alternative”

“Non c’è dubbio che le condizioni non sono conformi agli standard” sui diritti umani, “disastrose e completamente insostenibili”, al campo di San Ferdinando: è il relatore speciale Onu per il diritto ad alloggi adeguati a dichiararlo in un comunicato di denuncia diffuso oggi. “Siamo profondamente preoccupati per l’assenza di adeguate opzioni alternative per le persone che vivevano nell’insediamento informale”, hanno detto gli esperti, puntando il dito sulle autorità che “non sono riuscite a esplorare tutte le opzioni alternative per evitare gli sfratti, come richiesto dalla legge internazionale sui diritti umani”. Particolare preoccupazione desta la sorte di “fino a 200 donne migranti che vivevano nell’insediamento informale prima dello sfratto, in quanto non è chiaro cosa sia successo loro”, specificano gli esperti, insoddisfatti anche per l’avvenuto reinsediamento dei lavoratori migranti nelle tende. Il governo italiano è stato sollecitato a “garantire la protezione di tutti i migranti, indipendentemente dal loro status, così come il loro accesso ad alloggi dignitosi, servizi igienici e assistenza sanitaria”. (clicca qui)

Fonte: Sir
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