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Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Cile, sale a 10 il bilancio delle vittime. Brexit, governo britannico chiede nuovo rinvio

La rassegna stampa del mattino a cura dell'agenzia Sir

Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Cile, sale a 10 il bilancio delle vittime. Brexit, governo britannico chiede nuovo rinvio

Maltempo: nubifragio a Milano, città allagata

Un nubifragio in corso dalla scorsa notte sta provocando grossi disagi a Milano, con gran parte della città allagata. Il fiume Seveso è vicino all’esondazione – è alla cosiddetta ‘soglia di attesa 2’ – con diverse zone a rischio. Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco e della polizia locale per sottopassi e scantinati allagati, mentre in tante strade e piazze si sono accumulati diversi centimetri di acqua. È sotto osservazione anche il fiume Lambro, nella zona nord-est della città, che però al momento non sembra destare preoccupazione.

Cile: manifestazioni di piazza, sale a 10 il bilancio delle vittime. Imposto coprifuoco a Santiago

Due persone sono morte carbonizzate durante il saccheggio ad un grande magazzino di materiali per l’edilizia e il bricolage, durante il quale si è sviluppato un incendio. Salgono così a 10 le vittime di cui si ha notizia dall’inizio delle proteste in Cile. Il generale Javier Iturriaga del Campo, incaricato della sicurezza a Santiago del Cile, ha detto che nella capitale cilena e nei dintorni sarà in vigore un coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino. Centinaia di soldati stanno presidiando le strade di Santiago, per la prima volta dal 1990. Ieri il presidente del Cile ha annunciato la sospensione dell’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana, ultimo di una serie di rincari che aveva fatto esplodere il malcontento popolare in proteste di piazza e violenze.

Brexit: il governo britannico ha chiesto a Bruxelles un nuovo rinvio

Il governo britannico ha chiesto un nuovo rinvio della Brexit al 31 gennaio 2020 in una lettera inviata all’Unione europea. Boris Johnson aveva detto più volte che non avrebbe negoziato una nuova estensione con Bruxelles ma alla fine si è dovuto piegare al Benn Act, la legge approvata a inizio settembre dal Parlamento britannico in base alla quale il premier avrebbe dovuto chiedere un nuovo rinvio se un accordo sulla Brexit non fosse stato approvato entro il 19 ottobre. Johnson ha inviata un’altra lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in cui lo invita a non prendere in considerazione la nuova richiesta di rinvio. Un nuovo rinvio sarebbe un errore, ha scritto Johnson, che poi si è detto convinto di poter far approvare dal parlamento l’accordo sulla Brexit entro il 31 ottobre.

Catalogna: proseguono le proteste. Danni per oltre 2,5 milioni di euro solo a Barcellona

Per la settima giornata di fila Barcellona ha visto scendere in strada la rabbia di molti cittadini, mobilitati dopo le pesanti condanne comminate ai leaders politici indipendentisti. Nel mirino dei manifestanti la sede periferica del governo di Madrid, contro la quale sono stati lanciati decine di sacchi pieni di immondizia. Secondo una stima nella sola Barcellona gli scontri hanno causato danni per oltre 2,5 milioni di euro. A livello politico non si vede ancora nessuno spiraglio. È sempre muro contro muro tra il premier ad interim spagnolo Pedro Sanchez ed il presidente della Catalogna Quim Torra. Il ministro dell’Interno: “Coloro che vogliono manifestare pacificamente lo hanno potuto fare e lo abbiamo visto. Ma chi vuole invece causare disordini infrange la Costituzione spagnola e il codice penale”.

Svizzera: alle elezioni la Confederazione si tinge di verde, successo degli ecologisti

L’onda verde arriva in Svizzera e spazza via i partiti tradizionali. I Verdi conquistano una vittoria di dimensioni storiche al Consiglio nazionale (camera bassa) e diventano il quarto partito svizzero a scapito dei popolari democratici. In calo la destra nazionalista dell’Udc, ancora primo partito, i liberali-radicali (Plr) e i socialisti (Ps). Ovvia la ricaduta sul governo. Gli ecologisti dovrebbero essere attestati sul 13% e otterrebbero 26 seggi al Consiglio nazionale (composto da 200 seggi). Buon risultato anche per i verdi liberali, più a destra che si attestano attorno al 7,6% dei voti, contro il 4,6% del 2015. A questo punto, visti i risultati, appare assai probabile l’entrata di un ecologista nell’esecutivo nazionale.

Manovra: Di Maio avverte Conte, “senza M5s non esiste il governo”

Manovra in stallo. Senza i voti del Movimento 5 Stelle non si fa. E nemmeno il governo può restare in piedi. Luigi Di Maio non molla la presa e chiede una verifica su tre punti “imprescindibili”, in cima il carcere per i grandi evasori. I giallorossi, insomma, sono a un passo dallo sbando se nel vertice di maggioranza, che dovrebbe vedere Conte riunire a Palazzo Chigi i capidelegazione nel pomeriggio di lunedì prima del Consiglio dei ministri, non si riuscirà a trovare una soluzione.

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