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Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Italia, Governo appeso a un voto on line. Sudan, le piogge devastano il Paese, 78 morti

La rassegna stampa del mattino a cura del Sir

Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Italia, Governo appeso a un voto on line. Sudan, le piogge devastano il Paese, 78 morti

Politica: Conte lavora al programma, 5 Stelle e Pd trattato sulla squadra di governo. Oggi voto su Rousseau

Mentre si affina l’alleanza di governo tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, anche grazie al lavoro programmatico del premier incaricato Giuseppe Conte, i sostenitori pentastellati sono oggi chiamati al voto web sulla piattaforma Rousseau che acquisisce così una qualche rilevanza “istituzionale” e politica. Dopo il vertice di ieri tra le delegazioni Pd e 5 Stelle, lo stesso Conte si è rivolto direttamente ai militanti pentastellati per chiedere il loro sì. Il voto si conclude alle 18.00. Conte potrebbe sciogliere la riserva entro domani. “Nel frattempo si tratta sui ministeri, ma anche – osserva Euronews – sui punti di programma: dal salario minimo al taglio del cuneo fiscale, ma anche, ed è la novità, la riforma della legge elettorale di tipo proporzionale”. Conte ha promesso un impegno diretto sulla questione immigrazione: “Dobbiamo riprendere i negoziati con l’Unione europea per superare la convenzione di Dublino perché si affermi una gestione finalmente europea dell’immigrazione continuando a contrastare i traffici illegali e l’immigrazione clandestina”.

Regno Unito: riapre il parlamento di Londra. Il premier Johnson minaccia le elezioni anticipate a ottobre

Avvio di seduta in calo per la sterlina che, per la prima volta dal gennaio 2017, scende oggi sotto la soglia di 1,2 dollari cedendo lo 0,6% a 1,1991. Oggi è prevista la riapertura del Parlamento che dovrà votare una legge anti no-deal sul Brexit promossa dalle opposizioni e da alcuni dissidenti Tory. Se il governo dovesse andare in minoranza il premier Boris Johnson ha fatto sapere che tornerà alle elezioni il 14 ottobre. Secondo il primo ministro una simile iniziativa “taglierebbe le gambe” agli stessi tentativi di rinegoziare con Bruxelles un accordo senza la clausola del “backstop” ai confini irlandesi. Tra i deputati conservatori cresce però il malessere e aumenta il numero di coloro che sono pronti a lavorare coi laburisti per evitare che il 31 ottobre Londra lasci l’Ue senza un quadro di intesa. Dal canto suo, l’opposizione labour si sforza di mostrarsi pronta ad eventuali elezioni anticipate, e rilancia le accuse al premier di una gestione grossolana dell’intero dossier.

Spagna: ancora stallo sul governo, voto il 10 novembre? Un sondaggio rafforza i socialisti di Sanchez

La Spagna uscirà dallo stallo politico in cui è piombata dopo le ultime elezioni o si andrà alle urne il 10 novembre? In attesa di capire se i cittadini saranno chiamati a dire la loro per la quarta volta in quattro anni, un sondaggio di Sigma Dos per il quotidiano El Mundo dà al Psoe di Pedro Sanchez una base di consenso più ampia, mentre Podemos, che ha rifiutato solo qualche settimana fa un compromesso con i socialisti, subirebbe un piccolissimo ridimensionamento. A essere fortemente penalizzato dal voto sarebbe Ciudadanos, che paga probabilmente la sua recente virata verso destra. Tradotto in seggi in parlamento significherebbe 145 deputati al partito socialista, a fronte dei 123 ottenuti alle elezioni di aprile, 40 per Podemos, 2 in meno, Ciudadanos perderebbe 23 seggi, in favore del Pp che ne guadagnerebbe 12. In calo l’estrema destra di Vox che da 24 seggi passerebbe a 17.

Francia: in tutte le aule scolastiche la bandiera europea blu con 12 stelle assieme al Tricolore transalpino

Gli alunni francesi tornati ieri sui banchi di scuola dopo la pausa estiva hanno trovato un piccolo cambiamento nelle loro classi. Tutte le aule devono obbligatoriamente esporre non solo il Tricolore rosso, bianco e blu, ma anche la bandiera europea. Una decisione criticata da alcuni e definita da altri “un importante passo avanti”. Dovrà comparire anche il motto nazionale – Liberté, Égalité, Fraternité – assieme alle parole dell’inno nazionale, La Marsigliese. La misura non riguarda le università, si applica alle scuole pubbliche e private ed è contenuta nella nuova riforma dell’educazione adottata nel luglio scorso. In assenza di una bandiera vera e propria, vanno bene anche poster e illustrazioni. I costi saranno coperti dal ministero dell’Educazione. L’idea di esporre le due bandiere non è farina del sacco di Emmanuel Macron ma del partito di destra “Les Républicains”. È stata presentata come emendamento all’allora disegno di legge sull’istruzione, mentre passava in Parlamento lo scorso febbraio, da un deputato Lr, Eric Ciotti.

Sudan: forti piogge devastano il Paese. Il conto delle vittime arriva per ora a 78. Danni ad abitazioni e scuole

Enormi i danni provocati dalla pioggia in Sudan e nella fascia settentrionale del Sud Sudan, nello stesso periodo in cui, appena più a sud – in Somalia, Etiopia, Kenya ed Uganda – milioni di persone soffrono per la siccità. Secondo notizie ufficiali, diffuse dalla Commissione sudanese per gli affari umanitari e rilanciate da Nigrizia.it, 78 persone sono morte e 89 sono rimaste ferite a causa delle fortissime piogge che hanno colpito nei giorni scorsi 67 distretti amministrativi in 14 stati federali. Particolarmente colpiti quelli di Khartoum, compresi diversi quartieri della stessa capitale, gli stati dell’Est Sudan – Kassala, El Gedaref, Port Sudan – oltre al Sennar, al Nilo Bianco e a el Gezira. Molte comunità sono rimaste isolate a causa dell’inagibilità delle strade. In Sudan, in totale, 65.322 famiglie sono state colpite dall’alluvione. Più di 65.000 abitazioni hanno subito danni gravissimi, la maggior parte, 40.800, sono state totalmente distrutte. Danni gravi anche a 184 scuole. Per quanto riguarda l’economia delle zone colpite, 4.700 animali sono affogati mentre le coltivazioni sono state devastate.

Fonte: Sir
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