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Sir: le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Ucraina: Zelensky-Poroshenko al ballottaggio. Svolta in Slovacchia. Congresso delle famiglie, a Verona chiesta una moratoria contro l’utero in affitto

Zuzana Caputova è diventata presidente della Slovacchia vincendo le elezioni con il 58% dei voti

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Ucraina: Zelensky-Poroshenko al ballottaggio

Il comico Vladimir Zelensky a valanga con il 30% delle preferenze, seguito dal presidente in carica Petro Poroshenko con il 18%. È la fotografia scattata dagli exit poll alla chiusura dei seggi in Ucraina, che ora dovranno essere confermati dai risultati veri e propri. Yulia Timoshenko, la zarina del gas data al secondo posto dagli ultimi sondaggi pre-voto, si sarebbe invece fermata al 14%, restando così esclusa dal ballottaggio del 21 aprile prossimo. Dunque sarebbe andata – il condizionale è d’obbligo – come molti analisti avevano previsto. Ora la palla passa agli scrutatori per il laborioso processo della conta dei voti. La  Commissione Elettorale Centrale ricorda che la legge da 10 giorni di tempo – ovvero fino al 10 aprile – per la conferma ufficiale dei risultati.

Svolta in Slovacchia, Caputova presidente. Si rompe il “cerchio” Visegrad

La chiamano la Erin Brockovich della Slovacchia: impegnata per 14 anni nella lotta, poi vinta, contro una discarica abusiva, poi per i diritti degli omosessuali e dei migranti, Zuzana Caputova è diventata presidente della Slovacchia vincendo le elezioni con il 58% dei voti. È la prima donna capo di Stato del Paese. Ha sconfitto, al ballottaggio, Maros Sefcovic, commissario europeo all’energia, socialista, politico di lungo corso a Bruxelles, staccandolo di 16 punti. La sua elezione rappresenta una svolta storica portando la Slovacchia fuori dal gruppo degli euroscettici di Visegrad.

Turchia: Erdogan perde Ankara e rischia su Istanbul alle comunali

Una vittoria rovinata. Nelle amministrative in Turchia, l’ennesimo successo elettorale dell’Akp di Recep Tayyip Erdogan finisce oscurato dallo storico trionfo dell’opposizione ad Ankara e da un clamoroso testa a testa a Istanbul, dove nella tarda serata il conteggio si è bloccato al fotofinish con una differenza di poche centinaia di voti tra i due sfidanti su quasi nove milioni. E se il candidato del presidente ha rivendicato la vittoria, l’opposizione contesta i dati e chiede un nuovo scrutinio complessivo. Erdogan afferma che il suo partito di governo e i suoi alleati nazionalisti hanno conquistato il 56% dei comuni assegnati nelle elezioni municipali. Ma il candidato sindaco dell’opposizione Ekrem Imamoglu ha affermato oggi di aver vinto le elezioni municipali a Istanbul con oltre 29.000 voti di scarto. Il voto è stato accompagnato da gravi episodi di violenza soprattutto nel sud-est del Paese, spesso teatro di scontri tra clan rivali durante le elezioni, con almeno quattro morti e decine di feriti. Numerosi anche gli osservatori invitati nella regione dall’Hdp, tra cui due italiane che sono state brevemente fermate e interrogate dalla polizia.

Congresso delle famiglie, a Verona chiesta una moratoria contro l’utero in affitto

Contrasto alla pratica dell’utero in affitto tramite una rogatoria internazionale e la protezione dei minori, “a partire dai loro diritti ad avere una mamma e un papà, a non diventare oggetti di compravendita, di abusi sessuali e pedopornografia e a ricevere un’educazione che non metta in discussione la loro identità sessuale biologica e non li induca a una sessualizzazione precoce”. E’ uno dei passaggi del documento emerso dalla tre giorni degli organizzatori del Congresso delle famiglie di Verona.  Tra le altre richieste che sollecitano un impegno delle istituzioni: “il riconoscimento della perfetta umanità del concepito, la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità”. 10mila infine le persone che, secondo le prime stime delle forze dell’ordine, hanno sfilato nel corteo finale del Congresso. Tra le tante bandiere, quelle di Alleanza cattolica, dei Giuristi per la vita, del Movimento per la vita, gruppi mariani e devozionali e pro-vita.

Juncker: “Crescita 0 problema per Italia”

“Crediamo che la crescita dell’Italia arriverà solo allo 0,2 per cento, cioè zero. Il che vuol dire che i problemi dell’Italia continueranno a crescere”, ha detto Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che Fa. “Penso che l’Italia sappia quali sono i suoi problemi: la crescita in Italia è in ritardo rispetto a quella europea da 20 anni a questa parte ma dire che è un rischio” per l’economia mondiale come ha fatto il Fmi “è un’esagerazione, malgrado il debito pubblico sia preoccupante”. E riguardo alla Tav, Juncker ha detto: “L’Ue concede circa 888 milioni di euro per cofinanziare il progetto della Torino-Lione. Sono stati già impegnati alcuni crediti e io desidererei che la Tav si facesse. E’ importante per ragioni economiche, sociali e ambientali. Ne vale la pena”.

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