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Sir: le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Vertice a Palazzo Chigi su manovra e accordo ecotassa. Belgio, scontri in corteo anti Global Compact. Cop24, intesa poco ambiziosa

A Budapest dove in migliaia stanno scendendo in piazza per protestare contro la modifica della legge sul lavoro e considerata un “provvedimento da schiavi”

Sir: le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Vertice a Palazzo Chigi su manovra e accordo ecotassa. Belgio, scontri in corteo anti Global C...

Manovra: vertice a Palazzo Chigi, accordo sull’ecotassa. Intesa su proposta da inviare all’Ue

Accordo trovato nella notte durante il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sulle correzioni alla manovra da ripresentare all’Unione europea. Viene depotenziata la misura dell’ecotassa rispetto alla versione originaria prevista. Valida per alcune auto (tipo Porsche, Suv) ma non per quelle di piccola cilindrata. Si applicherà su auto con emissioni con 20 punti in più rispetto alla norma originaria. Sono state inoltre aumentate, riferiscono fonti di governo al termine del vertice a palazzo Chigi, le colonnine per la ricarica elettrica. Fonti di Palazzo Chigi assicurano che le coperture per arrivare al 2,04% del deficit/Pil ci sono. Le risorse che mancano – che ammonterebbero a circa 3 miliardi – sarebbero state trovate nelle pieghe del bilancio dello Stato. Conte, Salvini e Di Maio hanno raggiunto “un totale accordo” sulla proposta da inviare all’Ue. Presenti al vertice i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Riccardo Fraccaro e Giovanni Tria e i viceministri Massimo Garavaglia e Laura Castelli. Difficile che il testo approdi martedì in Aula.

Incidenti stradali: 6 vittime in uno scontro frontale in Valtellina. Morta una donna italiana a bordo del bus Flixbus a Zurigo

Uno scontro frontale tra due auto è avvenuto ieri sera lungo la Statale 38 dello Stelvio, in Valtellina, in territorio di Cercino: hanno perso la vita i cinque occupanti di una Fiat Panda di cui quattro residenti a Tirano (Sondrio) e uno a Bologna e il conducente della Fiat 500 X, quest’ultimo residente a Como. Un bilancio drammatico di sei vittime di età compresa fra i 20 e i 52 anni. Ed è sempre di questo fine settimana, l’altro drammatico incidente stradale avvenuto domenica notte nei pressi di Zurigo. Un bus Flixbus partito da Genova e diretto a Dusseldorf, si è schiantato contro un muro. A bordo c’erano 51 persone,. Una passeggera non ce l’ha fatta. È una donna italiana di 37 anni, Nicoletta Nardoni. I die autisti, anche loro italiani, sono feriti gravi.

Belgio: scontri in corteo anti Global Compact

Domenica calda a Bruxelles. Sulle strade della capitale belga sono scese in piazza diverse organizzazioni politiche extra-parlamentari di destra o dell’estrema destra per manifestare contro il Patto globale sull’immigrazione firmato a Marrakesh e sottoscritto, tra gli altri, anche dal primo ministro belga Michel. I partecipanti al corteo sono venuti a contatto con la polizia e ne sono scaturiti degli scontri. Tutte le manifestazioni, per motivi di ordine pubblico, erano state vietate, ma il Consiglio di Stato, ha sospeso l’ordinanza con la motivazione che “i timori di incidenti non possono limitare il diritto di manifestare”.

Ungheria: ancora in piazza contro la legge sul lavoro

Quarta manifestazione in sette giorni a Budapest dove in migliaia stanno scendendo in piazza per protestare contro la modifica della legge sul lavoro e considerata un “provvedimento da schiavi”. Il cambiamento consente ai datori di lavoro di chiedere al proprio personale fino a 400 ore di straordinario all’anno, piuttosto che 250. “Speriamo, su questa cosa, di poter fare pressioni sul governo – dice un manifestante – e convincerlo a ritirare questa miserabile legge sugli schiavi perché questo non fa bene a nessuno: le persone stanno già lavorando di più, è semplicemente impossibile lavorare di più”. Tra i manifestanti c’erano molte bandiere e politici dei partiti di opposizione e questa volta anche i sindacati si sono uniti al movimento. La dimostrazione è iniziata nella centrale Piazza degli Eroi diretta verso un Parlamento ungherese blindato dalle forze di polizia pronte a respingere i piu’ facinorosi.

Mosca: arresti al sit-in per la pace con l’Ucraina

Doveva essere una marcia della pace ma le autorità russe non l’hanno autorizzata e così hanno ripiegato per un sit-in. Un centinaio di persone hanno manifestato contro la repressione poliziesca e per la pace questa domenica a Mosca, davanti alla Lubianka storica sede dei servizi segreti russi. In 10 circa sono stati arrestati. Leonid Gozman Civil rights activist: “Lo scopo dell’azione è mostrare che non siamo spaventati , questo è il nostro obiettivo principale, nient’altro. Il regime è in stato d’agonia, in una lunga agonia e sempre di più usa la violenza, cerca di intimidire tutti. La gente che si trova qui vuole dire che non ha paura”.

Strasburgo: morto ieri pomeriggio la quinta vittima dell’attentato

Si aggrava il bilancio dell’attentato di martedì scorso a Strasburgo: è morto ieri pomeriggio Barto Pedro Orent-Niedzielski, 35 anni, detto Bartek, rimasto fino a oggi in coma profondo. Il terrorista Cherif Chekatt gli aveva puntato la pistola in fronte e aveva fatto fuoco. La vittima era in compagnia di Antonio Megalizzi, morto due giorni fa per una ferita simile. Una passione comune aveva legato lui e Antonio: raccontare alla radio l’Europa Li aveva legati una passione comune, raccontare alla radio l’Europa, e li ha legati per sempre il destino

Cop24: l’intesa c’è ma è poco ambiziosa

L’accordo della Cop 24, la conferenza sul clima dell’Onu di Katowice, si ferma a metà strada. Per i più ambiziosi il documento finale resta generico anche se consente al processo avviato con l’Accordo di Parigi nel 2015 di andare avanti e diventare esecutivo fra due anni. Questo infatti stabilisce il Libro delle regole comuni che permetteranno di calcolare le emissioni di gas serra e la riduzione di CO2. Il presidente della Cop24 Michal Kurtyka cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Come ho già avuto modo di dire, l’accordo riposa su una base fragile, bisogna dare per ricevere. Dobbiamo osare fare passi avanti per salvare il pianeta”. Katowice probabilmente non entrerà nella storia della lotta al cambiamento climatico ma a in Polonia ieri gli animi erano volti all’ottimismo.

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