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Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Conti pubblici, Italia sotto esame a Bruxelles. Balcani, alta tensione tra Serbia e Kosovo

Europa al centro del dibattito. Italia ancora con gli occhi puntati addosso per i bilanci che non tornano

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Conti pubblici, Italia sotto esame a Bruxelles. Balcani, alta tensione tra Serbia e Kosovo

Economia: Italia sotto la lente d’ingrandimento a Bruxelles. Per la Commissione i conti non tornano

I conti dell’Italia sono oggi sul tavolo della Commissione Ue per un dibattito di orientamento sui prossimi passi da compiere nei confronti di Roma. Questa l’indicazione raccolta dall’Ansa da fonti europee. Secondo Bruxelles, tra il 2018 e il 2019 ci sarebbe stato uno scostamento finale dello 0,7% (circa 11 miliardi) rispetto agli obiettivi Ue. E questo a fronte di una richiesta di riduzione del deficit strutturale di 0,6 avanzata a maggio scorso dalla Commissione e di una promessa di taglio dello 0,3% fatta dall’Italia. La richiesta di una manovra correttiva da parte dell’Ue e insieme l’assedio dei mercati: a urne chiuse, nel bel mezzo di una fase politica di grande fibrillazione, è questo lo scenario che il governo gialloverde si trova ad affrontare. Nei prossimi giorni arriverà una lettera a Roma che dovrebbe certificare lo scostamento rispetto agli obiettivi europei di ben 11 miliardi. Jean-Claude Juncker lo anticipa a Giuseppe Conte, in un colloquio a margine della cena dei leader Ue, a Bruxelles, tenutasi ieri sera. Il 5 giugno, con ogni probabilità, verrà richiesta all’Italia una correzione dei conti se vuole evitare che scatti la procedura d’infrazione per debito eccessivo.

Cronaca: per “Repubblica” e “Corriere” ex presidente Anm, Palamara, indagato per ipotesi di corruzione

L’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara, indagato per ipotesi di corruzione a Perugia. Lo riferiscono i quotidiani “Repubblica” e “Corriere della Sera”, secondo i quali la vicenda sarebbe legata a quella di Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone. L’inchiesta si inserisce nelle vicende sul rinnovo della carica di Procuratore capo di Roma sul tavolo del Csm dopo l’addio di Giuseppe Pignatone. “Affidata al pm Gemma Milani e al Gico della guardia di Finanza – scrive la Repubblica – l’indagine sulla segnalazione arrivata da Roma procede per corruzione, perché nell’amicizia tra Palamara e Centofanti c’è qualcosa, viaggi e regali diciamo ‘galanti’, che viene ritenuto vada molto al di là dell’opportuno”. Il Corriere della Sera sottolinea: “la partita per la nomina del nuovo Procuratore di Roma non si è chiusa con la votazione della commissione Incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura, che giovedì scorso ha espresso una chiara indicazione per uno dei tre candidati in lizza: 4 preferenze per lui, e una ciascuna per gli altri due aspiranti. In attesa di questa delicata e importante decisione, la più rilevante che il Csm è chiamato a compiere, si stanno infatti moltiplicando trattative e notizie che potrebbero influire sul verdetto finale. Ad esempio la comunicazione all’organo di autogoverno dei giudici, da parte della Procura di Perugia, di un’indagine per l’ipotesi di corruzione a carico di Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione magistrati e componente del Csm fino allo scorso anno”. Palamara non è in corsa per il posto di Procuratore ma per quello di Aggiunto.

Francia: Parigi, autista di Pullman turistico uccide automobilista dopo una breve lite

Scene di ordinaria follia ieri a Parigi. Un automobilista è stato ucciso dall’autista di un pullman turistico che circolava sui Lungo Senna, in pieno centro, dinanzi al Museo del Louvre. Tutto è nato da un banale tamponamento; i due sono scesi dai rispettivi mezzi venendo alle mani, poi l’autista del pullman è risalito a bordo, ha ingranato la marcia e ha schiacciato l’automobilista contro un altro bus. Negativo il test dell’alcol. Sotto choc i turisti a bordo del pullman che hanno assistito alla scena.

Balcani: scintille tra Serbia e Kosovo. Arrestate 23 persone dalle autorità di Pristina, Belgrado in allarme

La Serbia mette in stato di massima allerta l’esercito, dopo l’arresto di 23 persone nel nord del Kosovo. Quella che è stata descritta come un’operazione contro il crimine organizzato, per Belgrado è un attacco alla minoranza serba. Il presidente serbo, Alexander Vucic, avverte l’Unione europea che il suo Paese reagirà se le forze speciali della polizia di Pristina non si ritireranno dal Nord del Kosovo, accusando le autorità kosovare di aver arrestato poliziotti serbi e bosniaci e picchiato un componente russo della missione Onu. Intanto a Kosovska Mitrovica è stato chiuso il ponte sul fiume Ibar che separa il settore nord (serbo) da quello sud (albanese). La Kfor ha rafforzato la sua presenza, mentre ieri sono risuonate le sirene di allarme, con gruppi di serbi che si sono riuniti nella piazza principale di Mitrovica nord. Da quando si è dichiarato indipendente dalla Serbia, il Kosovo combatte per esercitare la sua autorità sulle comunità di etnia serba, rimaste fedeli a Belgrado.

Siria: offensiva governativa e russa contro le milizie anti-regime. Soccorso medico parla di 230 morti tra i civili

Circa 230 civili sono stati uccisi in un mese nel nord-ovest della Siria e oltre 700 sono rimasti feriti, anche molto gravemente, nel corso dell’offensiva in corso da parte del governo siriano e della Russia nella zona dove operano milizie anti-regime e dove sono ammassate circa tre milioni di persone. Lo riferisce l’Unione delle organizzazioni di soccorso medico in Siria (Uossm), organizzazione non governativa siriana che gestisce diversi ospedali e cliniche nelle regioni colpite.

Pakistan: Mirpur Khas, veterinario accusato di blasfemia rischia il carcere a vita

Un veterinario pachistano è stato accusato di blasfemia e rischia il carcere a vita per aver incartato una medicina nella pagina di un testo religioso islamico. Lo riferisce la Bbc. Una folla inferocita, venuta a conoscenza del fatto, ha dato fuoco ieri all’ambulatorio e ad altri negozi delle vicinanze di proprietà di indù. È accaduto nel sudest del Pakistan, vicino a Mirpur Khas, nella provincia di Sindh. Il capo della polizia ha detto alla Bbc che gli aggressori saranno arrestati, e che hanno dimostrato di “non amare né l’islam né i propri vicini”. Il veterinario si è scusato affermando di avere usato per sbaglio il foglio del testo religioso, proveniente da un libro di scuola coranica. Le leggi sulla blasfemia in Pakistan sono molto severe e secondo gli oppositori verrebbero spesso usate in modo sproporzionato per colpire le minoranze religiose. Tra i casi più eclatanti quello di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte nel 2010 e poi assolta lo scorso anno.

Fonte: Sir
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