Dall'Italia
stampa

Vita

Aborti in calo in regione, Romagna inclusa. Rimangono comunque troppi

In Emilia-Romagna continuano a calare le interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg). L’anno scorso sono state in totale 6.874 contro le 7.130 del 2017 e le 7.688 del 2016. Si tratta del numero più basso di interventi annuali registrato dalla prima rilevazione avvenuta nel 1980.

Preghiera per la Vita al Bufalini

In Emilia-Romagna continuano a calare le interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg). L’anno scorso sono state in totale 6.874 contro le 7.130 del 2017 e le 7.688 del 2016. Si tratta del numero più basso di interventi annuali registrato dalla prima rilevazione avvenuta nel 1980. Rimangono comunque tanti, troppi. 

In particolare il trend di riduzione ha caratterizzato gli ultimi anni: dal 2004, quando erano state registrate 11.839 Ivg, al 2018 la diminuzione è stata di oltre il 41 per cento. I dati emergono dal Report curato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute.

Anche l’Ausl Romagna conferma il calo, sebbene lieve: in totale gli aborti effettuati nel 2018 sono stati 1.462 contro i 1.478 del 2017 e i 1.548 del 2016. Nel dettaglio, l’87 per cento ha interessato donne residenti nella stessa Ausl, il 7,8 per cento in altre regioni e il 3 per cento all’estero.

Analizzando i dati regionali si evince come le interruzioni siano in calo sia tra le italiane che le straniere e la maggioranza dei casi (il 22,5 per cento) delle donne rientra nella fascia di età 30-34 anni, a seguire il 21,3 per cento in quella 35-39 anni e il 21 per cento nella 25-29 anni. Il 53 per cento delle assistite è nubile e il 40,1 per cento coniugata o unita civilmente.

Sul fronte della modalità, prevale ancora l’intervento chirurgico, 54,8 per cento, anche se in diminuzione, a favore di un aumento del ricorso al trattamento farmacologico (RU486). Si conferma il ruolo centrale del Consultorio familiare nell’assistenza per il percorso all’Ivg (70,4 per cento tra le residenti).

L’incidenza dell’obiezione di coscienza tra il personale delle strutture sanitarie riguarda un po’ più della metà dei medici ostetrici-ginecologici e meno di un terzo dei medici anestesisti con una grande variabilità tra le Aziende Usl. Non ha comunque influito nell’erogazione del servizio come evidenziato i tempi di attesa che sono inferiori ai 14 giorni nell’83,4 per cento dei casi.

“Questi dati ci portano a un ambito di delicatezza estrema, di grande complessità, che ci ricordano quando sia importante la prevenzione — sottolinea Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute — . In Emilia-Romagna ci lavoriamo da tempo e su più fronti, con una rete di professionisti e di strutture, a partire dai Consultori familiari e dalle stesse scuole, che svolgono un ruolo fondamentale per informare, assistere, aiutare i giovani e le donne”.

Nell’anno scolastico passato i progetti di educazione all’affettività e alla sessualità hanno coinvolto 42.986 adolescenti. E dal 1° gennaio del 2018 tutti i giovani di età inferiore ai 26 anni residenti in regione possono ricevere gratuitamente il metodo contraccettivo e una consulenza da parte del medico o dell’ostetrica rivolgendosi ai consultori familiari delle Aziende Usl o agli Spazi giovani.

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Aborti in calo in regione, Romagna inclusa. Rimangono comunque troppi
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento