Agricoltura
Arriva l'etichetta che salva 2 milioni di tonnellate di pomodoro targato Emilia Romagna
Il presidente della Regione Emilia Romagna firma la petizione della Coldiretti per l'etichettatura obbligatoria per i derivati del pomodoro
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato la petizione di Coldiretti contro l’inganno del cibo falso (#stopcibofalso), la raccolta firme lanciata dalla maggiore organizzazione agricola italiana ed europea con una mobilitazione in tutta Italia per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola e fermare il cibo falso.
Ne dà notizia Coldiretti Emilia Romagna, informando che la firma di Bonaccini è avvenuta in un incontro con i dirigenti regionali di Coldiretti nel giorno in cui sulla Gazzetta Ufficiale nr. 47 del 26 febbraio 2018 è stato pubblicato il decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro, firmato dal Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina di concerto con quello dello sviluppo economico Carlo Calenda.
L’etichetta obbligatoria per i derivati del pomodoro (fino ad oggi l’etichetta era obbligatoria solo per la passata) – afferma Coldiretti Emilia Romagna – è un passo determinate in particolare per l’Emilia Romagna dove con circa 2 milioni di tonnellate viene prodotto un terzo del pomodoro nazionale.
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