Carlo Casini nel ricordo di Mario Alai e di Annamaria Amaducci: "Ora lo penseremo lassù, in compagnia degli amici santi, Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta"

Anche Mario Alai e Annamaria Amaducci, del Movimento per la vita e del Centro per la vita di Cesena, hanno inviato un ricordo di Carlo Casini.

Eccolo di seguito.

Carlo Casini, da tempo gravemente malato, è morto nella mattina di oggi, avendo da poco compiuto 85 anni.

Magistrato e giurista, era stato uno dei fondatori del Movimento per la Vita italiano nel 1977 e suo esponente più in vista per decenni. Per anni aveva anche servito come parlamentare ed eurodeputato, conducendo la battaglia in favore della vita nei più alti organismi di rappresentanza democratica.

Cattolico fervente, di profonda dottrina giuridica, di intelligenza acutissima che sapeva andare all’essenza dei problemi esplicando con chiarezza anche le questioni più complesse, univa la nettezza delle posizioni teoriche alla pacatezza nei toni, rifuggendo da ogni acredine polemica. Doti queste ultime che caratterizzano tuttora l’azione del Movimento e sono ben impersonate dalla figlia Marina che ora lo guida.

Avendo messo l’intera sua vita a disposizione della causa, ha sempre sostenuto con la più cordiale amicizia il Movimento e il Centro di aiuto alla Vita di Cesena, intervenendo più volte con la sua efficacissima oratoria nella nostra città. La prima volta al convegno “Quale pace se non difendiamo la vita?” tenuto al Teatro Bonci il 16 gennaio 1977. L’ultima volta in occasione della giornata per la vita del febbraio 2017, parlando al Palazzo del Ridotto sul tema “Donne e uomini per la vita, nel solco di santa Teresa di Calcutta”. Di Madre Teresa, come anche di San Giovanni Paolo II, i due grandi campioni della vita, egli era stato amico e confidente.

L’uomo, che ha fatto della sua vita una missione in difesa della vita e della dignità di ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale, professando con appassionata coerenza e fede profonda il Vangelo della Vita, è così entrato nella Vita. Il dolore del distacco terreno ravviva in noi la memoria della sua azione per la giustizia, della sua militanza politica votata alla protezione e accoglienza della vita umana, della sua parola e degli scritti che hanno trasmesso in modo infaticabile la profezia della Vita in un mondo segnato dalla cultura della morte,

Il Movimento per la Vita italiano ne raccoglie l’eredità: alla difesa della dignità della persona sin dal grembo materno ha dedicato la sua vita di padre di famiglia, di politico appassionato, di promotore di una mobilitazione sociale moderna per impostazione e metodi, laica nell’approccio ,ma profondamente pervasa di valori evangelici. Carlo era profondamente convinto che una civiltà che non sa accogliere i più piccoli, non è capace né di amare ,né di rinnovarsi, né di scoprire che “l’uomo supera infinitamente l’uomo perché è fatto per il Bene.”

La vita non è tolta, ma trasformata, dice la fede. E in quanto dono ricevuto, la vita si consuma in amore e viene a sua volta donata: non la fine, ma il compimento, la pienezza di un amore rinnovato per sempre.

Ora lo penseremo lassù, in compagnia degli amici santi, Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. E preghiamo che continui a sostenere anche tutti gli uomini e donne che da anni lavorano in difesa della Vita, dal suo primo sbocciare al termine naturale, dentro il Movimento,nei tanti Centri di Aiuto alla Vita, nelle diverse associazioni impegnate a proteggerla. Carlo ci aiuti a mantenere quella promessa che lui stesso ci ha ispirato, e che serbiamo in cuore con gioia più forte del pianto.

"Di un Amore Infinito possiamo fidarci"

Grazie Carlo, per il dono della tua vita

Mario Alai e Annamaria Amaducci per il Movimento per la vita e il Centro di aiuto alla vita di Cesena