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Trasporto pubblico locale

Coerbus, la cooperativa che porta a scuola gli studenti romagnoli, compie 30 anni

Dal 13 settembre in campo 120 scuolabus in più tra Romagna e imolese, il 4 ottobre i festeggiamenti

Nella fotografia il presidente Bruno Riccipetitoni,

Da lunedì 13 settembre ci saranno anche gli scuolabus di Coerbus tra quelli che porteranno a scuola gli studenti romagnoli.

 

La Cooperativa Emilia Romagna Autobus, consorzio che raduna 35 aziende di autobus dislocate in tutta la Romagna e nell’area bolognese, quest’anno compie trent’anni. Nato nel ‘91 dall’iniziativa di 7 soci con l’idea che in gruppo è meglio, specialmente se si deve stare sul mercato e trovare prezzi concorrenziali, il consorzio è cresciuto, esperienza dopo esperienza, nell’ambito del trasporto pubblico locale, in collaborazione pubblico-privata.

 

Da lunedì prossimo, i suoi operatori saranno impegnati nella ripresa del trasporto scolastico. Un traguardo che arriva in una fase particolarmente delicata per il settore: il Covid ha imposto nuove esigenze e nuove regole fin dallo scorso anno. Il bilancio 2020 si chiude comunque con un utile, dopo le imposte di oltre 62mila euro, e un fatturato complessivo superiore ai 18 milioni.

 

A raccontare il lavoro fatto per affrontare la pandemia ma anche la storia della Cooperativa, stamane in conferenza stampa, Bruno Riccipetitoni, presidente, e Roberto Massari, direttore.

 

“Compiamo trent’anni e ci apprestiamo ad affrontare nuove sfide - dice Bruno Riccipetitoni -. Nel frattempo abbiamo affrontato quella del Covid. Il 24 febbraio 2020 hanno chiuso le scuole, improvvisamente sono cessate le attività del nostro ‘core business’ e anche i servizi turistici. Siamo stati colti alla sprovvista, ricordo il senso di smarrimento provato. In cooperativa ci sono e c’erano aziende che vivono solo di scuola e turismo. Mai sentito parlare di cassa integrazione prima”.

“Tutti i giorni in ufficio mi sono chiesto come saremmo usciti da tutto questo. Per fortuna l’estate 2020 ci ha fatto respirare, anche se non tanto economicamente, e siamo riusciti a mettere in piedi la ripartenza delle scuole, a settembre 2020. Non era scontato. Abbiamo gestito il trasporto fino a giugno 2021 con uno sforzo e un numero di mezzi importantissimi. A settembre 2020 stiamo stati i primi a muoverci in Italia - continua il presidente -. A giugno avevamo reso disponibili 600 bus aggiuntivi per il trasporto pubblico. Di questi 600, il 95 per cento di privati, cosa possibile grazie anche a istituzioni e aziende pubbliche di cui siamo parte. È stata una grande operazione di sistema che ha funzionato”.

Quest’anno, forti dell’esperienza dell’anno scorso, e stando alle direttive del decreto governativo in vigore dal 1° settembre, gli autobus di Coerbus ripartiranno il 13 settembre con i servizi invernali del traporto pubblico locale, all’80 per cento della capienza dei mezzi e il 100 per cento di presenza a scuola.

“Nella nostra area – spiega ancora Riccipetitoni - metteremo 110 veicoli sulla Romagna, parte preponderante, e 10 veicoli su Imola e dintorni, in tutto 120 in più. La situazione sarà da monitorare, con il lancio dell’abbonamento gratis per gli under 19 con Isee sotto i 30mila euro, ci fa pensare ad un possibile aumento dell’utenza”.  

Altro aspetto da tenere sotto controllo sarà l’uso obbligatorio della mascherina a bordo. Non è obbligatorio invece il green pass ma ci si aspetta una maggiore presenza delle forze dell’ordine nei punti di assembramento e nelle autostazioni. In ultimo, la cooperativa darà supporto anche al servizio ferroviario regionale, con mezzi sostituitivi in caso di bisogno.

L’anno scorso, ha precisato il direttore Roberto Massari “la Regione alla partenza dell’anno scolastico a settembre mise 220 mezzi a disposizione, poi con la riduzione del carico al 50 per cento si dovette arrivare a quasi 600 mezzi. Lo sforzo compiuto è importante. Questo modello di integrazione pubblico privato nel mondo del trasporto persone nella nostra Regione ha funzionato, non era scontato. Quando c’è stato bisogno dell’impegno di imprese private, la risposta c’è stata. Nei mesi scorsi il sistema dei trasporti è stato indicato fra gli untori dell’epidemia, ma le verifiche dei Nas hanno dimostrato che le imprese sono risultate tutte in regola, il sistema ha usato tutte precauzioni possibili per garantire sevizi in sicurezza”.

Quanti autisti ammalati di Covid ho avuto?, ha concluso il presidente. “Per l’influenza non riuscivo a sostituire il personale, per il Covid non ho avuto problemi. Mai avuto focolai, la diffusione del virus sugli scuolabus è stata una narrazione strumentalizzata”.

 

Intanto, il consorzio si appresta a festeggiare i trent’anni: lo farà con un evento previsto per lunedì 4 ottobre all’autodromo di Imola, alla presenza di tutti i soci e di numerosi stakeholder locali e regionali.

 

L’evento si intitolerà “Il valore di un gruppo”: un concetto fondamentale per la vita di un consorzio cresciuto esponenzialmente da quando sorse nel lontano 1991, con sette soci fondatori. Oggi i soci di Coerbus occupano complessivamente circa 550 dipendenti e possiedono un numero pressoché equivalente di autobus. In Romagna e nell’Area Metropolitana di Bologna, il consorzio esegue oltre 300 servizi fissi giornalieri.

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Coerbus, la cooperativa che porta a scuola gli studenti romagnoli, compie 30 anni
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