Arpae
Con la fine dell'estate cessa la paura per l'Ozono. Ma ora si teme il Pm10
Con la fine dell’estate esce di scena anche l’allarme ozono, la cui alta concentrazione è dannosa per la salute ed ha già superato la soglia annuale di sforamenti. Con l’arrivo dell’autunno sono altri inquinanti, in particolare il Pm10 (le polveri sottili), a preoccupare.
Con la fine dell’estate esce di scena anche l’allarme ozono, la cui alta concentrazione è dannosa per la salute.
La generale riduzione delle temperature medie registrata nel mese di settembre ha influito sui valori di ozono, molto più contenuti rispetto ad agosto. I due sforamenti registrati a inizio mese nella centralina di Savignano sul Rubicone hanno portato a 27 i superamenti dall’inizio del 2019 (quelli consentiti annualmente sono 25 come media su tre anni della soglia di 120 µg/m3). Anche la stazione di Sogliano al Rubicone ne ha registrati due, per complessivi 48.
Con l’arrivo dell’autunno sono ora altri inquinanti, in particolare il Pm10 (le polveri sottili), a preoccupare. Il bollettino sulla qualità dell’aria, aggiornato quotidianamente, è consultabile all’indirizzo https://apps.arpae.it/qualita-aria/bollettino-qa-provinciale/fc .
“Dal punto di vista pollinico, il mese è stato caratterizzato dalla presenza di composite e urticacee, oltre che Alternaria. In ottobre le famiglie polliniche presenti saranno poche, con un possibile picco di Pinacee rappresentato dalla fioritura dei cedri del libano”, informano i tecnici di Arpae.
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