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Coronavirus, Assemblea regionale: prima seduta in via telematica

Bonaccini ha illustrato la nuova strategia della Regione: “controffensiva al virus” e più tamponi

Regione, Aula telematica

Si è tenuta oggi la prima seduta dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna riunitasi virtualmente in modalità telematica con i consiglieri collegati da casa.

Si tratta della prima volta in assoluto in Italia per un parlamento regionale. In risposta all’emergenza Coronavirus, l’istituzione si è attivata per garantire il pieno funzionamento dei suoi organi consentendo a ciascun consigliere di votare e intervenire da remoto.

Emma Petitti ha presieduto l’aula virtuale da viale Aldo Moro, a Bologna, affiancata da un ristretto team di dirigenti e funzionari, nel rispetto delle distanze regolamentari a garanzia della salute di tutti i presenti.

Intervenendo in sede telematica, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha fatto il punto della situazione in Emilia-Romagna, ripercorrendo la direzione di marcia seguita per fronteggiare il Covid-19, sottolineando la tempestività di un’azione, fin dalla prima ordinanza del 23 febbraio sulla chiusura delle scuole, che si è trovata spesso ad “anticipare analoghe misure nazionali, ma sempre in una logica cooperativa e mai di differenziazione”.  

Bonaccini ha illustrato ai consiglieri regionali riuniti sulla piattaforma digitale i principali provvedimenti assunti in queste settimane. Da quelli sanitari - con il piano di potenziamento dei posti letto e degli organici di medici e infermieri - a quelli sul fronte economico e sociale, con l’attivazione immediata degli ammortizzatori in deroga.

Dopo “una fase iniziale inevitabilmente difensiva”, il presidente ha illustrato la nuova strategia della Regione per uscire dall’emergenza sanitaria. Da un lato la “controffensiva al virus” avviata a Medicina, nel bolognese, con la sperimentazione farmacologica per curare i pazienti positivi direttamente a casa loro per prevenire il peggioramento e l’arrivo in ospedale in condizioni spesso irrecuperabili, che potrà essere estesa al resto dell’Emilia-Romagna. Dall’altro, un piano che prevede 5mila tamponi al giorno per estendere il monitoraggio sulle categorie a rischio, a partire dagli operatori sanitari e sociosanitari, al quale potranno a breve essere affiancati test sierologici, in modo complementare e più diffuso, sugli asintomatici.

“Tra le cose che questa emergenza ci insegna è che un grande sistema sanitario, pubblico e universalistico, è un bene essenziale, tanto più in una società globale esposta a maggiori rischi di diffusione delle malattie”, ha ricordato il presidente della Regione, che ha rivolto un ringraziamento a medici e infermieri, volontari e operatori di Protezione civile, forze dell’ordine, Polizie locali, lavoratrici e lavoratori dei servizi essenziali e a tutti coloro che sono attivi nell’emergenza a sostegno della comunità. 

Lungo, approfondito e ricco di proposte il dibattito in Aula. Silvia Piccinini (M5s) ha chiesto più misure per l'ambiente. Da Matteo Rancan (Lega) un focus sull'economia. Marcella Zappaterra (Pd) ha lodato "l'eccellente" sistema sanitario regioanle. Infine Marco Lisei (Fdi) ha sollecitato tutele per il personale sanitario e tamponi a tappeto.

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